Dopo due settimane nelle quali sono saltati fuori un Sollima (imperdibile), un Lanthimos (che ancora mi manca) e un Del Toro (visivamente una goduria) dovevamo aspettarcelo: eccola qui, la settimana fiacca.
Da domani in sala infatti troveremo la commediola americana Tutto Può Succedere a Broadway con Wilson e la Aniston, la commediola italiana Belli di Papà con Abatantuono e la commediola francese Tutti Pazzi in Casa Mia.
Ma le (brutte) sorprese non finiscono qui, perché da domani sera avremo a che fare anche con due americanate truzzissime di cui parliamo dopo il salto, assieme a due film francesi che forse (e ribadisco forse) potrebbero risollevarci l’ultimo week end di ottobre.
Inoltre in occasione della notte di Halloween tornerà in sala Nightmare – Dal Profondo della Notte (1984) del mai troppo compianto Wes Craven, con un Johnny Depp pischello pischello.
Hitman: Agent 47
Torna nuovamente in sala l’agente pelatone tratto dall’omonimo videogame e precedentemente interpretato da Timothy Olyphant in Hitman – L’Assassino (2007).
In questa nuova pellicola, che conferma gli sceneggiatori della precedente, il ruolo principale è stranamente assegnato a Rupert Friend, l’interprete di Peter Quinn in Homeland. Nel cast è presente anche Zachary Quinto (Heroes, AHS), che è sempre un piacere rivedere. A dirigere il baraccone troviamo invece l’esordiente polacco Aleksander Bach.
Le valutazioni d’oltreoceano parlano chiaro: Metascore a 28, Tomatometer al 7%. Ohi ohi.
Il polliciotto è rosso nonostante Rupert e Zachary dato che, dopo i dinosauri OGM di quest’anno, gli agenti segreti clonati in serie e modificati in laboratorio sono davvero troppo.
E poi, ragazzi, la slow-motion va usata con cautela.
The Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe
Breck Eisner, regista del remake del 2010 de La Città Verrà Distrutta all’Alba, si cimenta con una contemporanea caccia alle streghe che in patria si porta a casa un Metascore a 35 ed un Tomatometer al 15%. Eh già.
Se ci aggiungiamo anche che gli sceneggiatori sono gli stessi di Dracula Untold abbiamo il quadro completo.
Nel cast, oltre al nostro truzzone preferito, Vin Diesel, ci sono inspiegabilmente finiti Elijah Wood, Michael Cane e la bruta dai capelli baciati dal sole, Rose Leslie, che nel frattempo, dopo Game of Thrones, ha saputo farsi apprezzare per la serie inglese Utopia e soprattutto per l’imperdibile horror Honeymoon.
Rose, Michael, mi spiace, il polliciotto è rosso, ma questa settimana siete in buona compagnia: vi presento Rupert e Zachary. Fate i bravi.
E poi, ragazzi, Paint It Black va usata con cautela.
Mustang
Opera prima della regista Deniz Gamze Ergüven, Mustang, oltre ad aver già vinto l’Europa Cinema Label Award a Cannes, è stato selezionato per rappresentare la Francia ai prossimi Premi Oscar, il che implica due caratteristiche fondamentali: a) sarà un film da vedere; b) sarà un film pesante.
Mustang è sì prodotto dalla Francia ma ambientato in Turchia, dove segue le vicende di cinque sorelle che saranno severamente punite per aver fatto il bagno, vestite da capo a piedi, assieme a dei coetanei.
In giro se ne legge un gran bene ed anche se trama e trailer un po’ mi ricordano The Virgin Suicides (ma potrei toppare in pieno, eh) ci appioppo un bel polliciotto giallo politically correct, anche perché il Metascore è a quota 76 ed il Pomodorometro, che però conta solo otto pareri, è addirittura al 100% in questo momento.
La Legge del Mercato (La Loi du Marché)
Altro film francese, anche questo passato da Cannes, che racconta di Thierry (Vincent Lindon) che, cinquantenne, con un figlio disabile e dopo un anno di sussidio di disoccupazione, accetta un posto di lavoro come addetto alla sicurezza non sapendo che le sue mansioni prevedono anche lo spiare i suoi colleghi.
C’è la possibilità che in realtà l’uscita de La Legge del Mercato slitti di qualche settimana, vista la mancata concordanza tra i differenti portali di informazione cinematografici, ma – ehi – è la settimana fiacca: illudiamoci che almeno il film di denuncia sociale, seppur francese, ci sia. No?
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Mustang e Legge del mercato sono quelli che mi interessano di più, mentre del film di Vin Diesel ho visto il trailer al cinema martedì sera, e ad un certo punto quando lui dice "sai di cosa ho paura?" io e la mia amica abbiamo risposto in coro: "di vedere questo film!!!" 🙂
Oddio, ci sarebbe stato bene anche un "di me stesso". 🙂 Sì, i due film francesi sono i più intriganti, ma – ahimè – la distribuzione ha deciso che non li vedrò… mpf.
Anch'io mi sono persa l'aragosta, qui da me in sala non si è vista. Il Del Toro invece me lo sono gustato: niente di nuovo a livello narrativo, ma tanto, tanto gusto estetico. Spero tu riesca a recuperarlo.
Vedo che nessuno considera "Tutto può accadere a Broadway", gradevolissima sophisticated-comedy diretta da un "grande vecchio" del cinema americano: quel Peter Bogdanovich già autore in passato di autentici cult come "L'ultimo spettacolo" e "Dietro la maschera". Questo film esce purtroppo ben due anni dopo la presentazione alla Mostra di Venezia, ma fidatevi: è un vero gioiellino!
Infatti lo avevo allegramente snobbato, shame on me. Grazie della dritta! Sono completamente a digiuno di Bogdanovich, ragione in più per recuperare questo titolo.
Hitman è una porcheriola, sono curioso di vedere The Last Witch Hunter, che sarà sicuramente un altra porcheriola 😉 Cheers!
Il guaio è che, se mi capita, lo vedrò anch'io. 🙂
Mustang e Legge del mercato sono quelli che mi interessano di più, mentre del film di Vin Diesel ho visto il trailer al cinema martedì sera, e ad un certo punto quando lui dice "sai di cosa ho paura?" io e la mia amica abbiamo risposto in coro: "di vedere questo film!!!"
🙂
Oddio, ci sarebbe stato bene anche un "di me stesso". 🙂
Sì, i due film francesi sono i più intriganti, ma – ahimè – la distribuzione ha deciso che non li vedrò… mpf.
Settimana fiacca, hai detto proprio bene.
Io sto friggendo perchè mi sono persa sia The Lobster che Cremson Peak, dovró recuperare al piú presto!
Anch'io mi sono persa l'aragosta, qui da me in sala non si è vista.
Il Del Toro invece me lo sono gustato: niente di nuovo a livello narrativo, ma tanto, tanto gusto estetico. Spero tu riesca a recuperarlo.
Vedo che nessuno considera "Tutto può accadere a Broadway", gradevolissima sophisticated-comedy diretta da un "grande vecchio" del cinema americano: quel Peter Bogdanovich già autore in passato di autentici cult come "L'ultimo spettacolo" e "Dietro la maschera". Questo film esce purtroppo ben due anni dopo la presentazione alla Mostra di Venezia, ma fidatevi: è un vero gioiellino!
Infatti lo avevo allegramente snobbato, shame on me.
Grazie della dritta! Sono completamente a digiuno di Bogdanovich, ragione in più per recuperare questo titolo.