Era nel 2007 che questo stupido, inutile blog apriva i battenti, poco dopo l’uscita in sala del 300 di Zack Snyder, pellicola fracassona e controversa, che ha fatto urlare al fascismo anche chi neanche sapeva cosa fosse, il fascismo. Con il suo tripudio di slow motion e il suo smaccato abuso di voice-over, 300 fece parlare la blogosfera e persino questo neonato e frignante blog, la cui misera autrice, ora come allora, rinuncia al suo spartano riserbo: il 300 snyderiano era un film epico con gli anabolizzanti.
Alla graphic novel Xeres di quel geniaccio di Frank Miller (300, Sin City), Snyder si è ispirato per lo screenplay di questo 300: Rise of An Empire, una sorta di prequel della prima, immortale pellicola. Snyder, regista di Dawn of the Dead, Watchmen e ultimamente di altre cose piuttosto trascurabili come Sucker Punch e Man of Steel, ha lasciato questa volta la macchina da presa a Noam Murro, cinquantenne israeliano che fino a qualche mese fa stava chiuso in casa a giocare alla Play Station.
La storia, ispirata alla battaglia di Capo Artemisio, che si svolse quasi contemporaneamente alla battaglia delle Termopili, vede ancora una volta Gorgo (Lena Headey, che prima di essere la regina Cersei di Game of Thrones, era stata la regina di Sparta) contrapporsi, con il coraggio e gli steroidi dell’esercito spartano, all’invasione persiana guidata dal re Xerxes/Serse (Rodrigo Santoro, 300, Lost). Nel cast ci sono anche Eva Green, nel ruolo di Artemisia, comandante della marina persiana, e Sullivan Stapleton, nei panni (si fa per dire) di Temistocle, generale greco che si troverà a dover fronteggiare l’attacco persiano via mare.
Per forza di cose (…) non rivedremo né Gerard Butler, interprete di Leonida nel film originale, né Michael Fassbender (già, c’era anche lui, solo che eravate tutti troppo presi a parlare di fascismo per accorgervene), che era stato Stelios, fedele soldato spartano, né tanto meno Peter Mensah, anello di collegamento fisico (e che anello…) a supporto degli innumerevoli accostamenti stilistici fattibili tra 300 e la serie tv Spartacus, da poco conclusasi.
Per forza di cose (…) non rivedremo né Gerard Butler, interprete di Leonida nel film originale, né Michael Fassbender (già, c’era anche lui, solo che eravate tutti troppo presi a parlare di fascismo per accorgervene), che era stato Stelios, fedele soldato spartano, né tanto meno Peter Mensah, anello di collegamento fisico (e che anello…) a supporto degli innumerevoli accostamenti stilistici fattibili tra 300 e la serie tv Spartacus, da poco conclusasi.
L’uscita in sala è prevista, al momento, per marzo 2014, da noi con il titolo 300: L’Alba di Un Impero.
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Good. Mi piace! Una tamarrata di classe 😛
Anfatti! E poi una tamarrata epica è meglio di una tamarrata ebbasta. 🙂