Non capisco nulla di cinema, nulla di musica, nulla di letteratura. Fondamentalmente non capisco nulla. Non so neanche scrivere. Pertanto questo blog, ai sensi dell’articolo bla bla bla non può essere considerato una testata giornalistica. Semmai solo una testata.
Piacere, sono StepHania.
“Nel mio mondo ideal” le persone dicono “no, grazie”, per questo adoro gli inglesi ed il loro accento, anche se mi ritrovo a vivere nel torrido Salento.
Sono cresciuta tra Alice nel Paese delle Meraviglie e Il Silenzio degli Innocenti, tra Edgar Allan Poe e Jeffery Deaver.
Mi porta male il numero 2 e potrei raccontarti una serie di sciagure personali ad esso collegate, ma non è questo il luogo. Ho la malsana abitudine di non ridere alle battute che non mi divertono, ma ricambio sempre il sorriso dello Stregatto quando la luna è a spicchi nel cielo.
Ah, il mio concetto di sport non va oltre il mettere lo smalto alle unghie dei piedi.
Adoro i gatti, perché li ritengo creature libere, libere di affezionarsi, di rompere le scatole e di allontanarti malamente. Vorrei essere come loro, invece mi ritrovo ad essere una persona timida e riservata, discreta ai limiti dell’ossessione, terribilmente insicura e spesso frenata dalla paura che il prossimo non abbia voglia di ascoltarmi.
Da piccola faticavo ad accettare il concetto di infinito ed ero convinta che ognuno di noi avesse un numero prestabilito di parole da usare nel corso della sua esistenza. Da grande ho capito che forse non è proprio così, ma nel dubbio continuo a tenere da parte un bel gruzzoletto di parole per ogni evenienza. Una parte di tutte le parole che ancora risparmio viene raccolta qui, nella speranza che tu sia interessato a leggerle.
Per queste paure e mossa dalle mie piccole passioni, nel lontano 2007 ho aperto questo blogghe su Splinder. Nel 2011 Splinder ha chiuso i battenti, quindi ho preso baracca e burattini e mi sono trasferita da mamma Google. Nel 2016, prima che Blogger mi facesse lo stesso scherzo, ho deciso di affittare questo appartamento tutto mio. Non contenta, nel 2019, ho deciso che il nome “Delicatamente Perfido” non mi convinceva più: lungo, perennemente storpiato, too 90’s.
Quindi questo spazio nasce, continua ad esistere e si evolve per darmi modo di condividere un’opinione, del tutto inutile, arbitraria e non richiesta, su tutto ciò che amo: cinema, serie televisive, musica, letteratura; il tutto condito, di tanto in tanto, da una spruzzatina di tecnologia.
Fondamentalmente questo blogghe è solo un gioco, giusto un parere personale, amatoriale e per lo più infondato. Se ti va di giocare con me e con quella bambina che ancora tiene da parte le parole, passa a leggermi ogni tanto, lasciami un commento qui e lì se ti va, seguimi sugli odiosi e odiati social (trovi le coordinate qui sotto). Oppure aggiungimi a Feedly o gReader o a quel che vuoi.
Infine, dato che oramai Deliria (ex Delicatamente Perfido) è in età da scuola dell’obbligo, è possibile che un giorno o l’altro impari a scrivere da sé. Nell’attesa sappi che questo blogghe non rappresenta una testata giornalistica e onestamente mi chiedo pure come possa saltarti in testa un’idea del genere, pellamiseria.
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