La cerimonia di premiazione degli Oscar 2017 sarà ricordata per anni, non tanto per i premi assegnati quanto per quella piccola incomprensione – roba di poco conto – che ha segnato la premiazione al miglior film. Il favorito, La La Land, porta a casa sette sei statuette. No, era la busta sbagliata. Ho fatto cinque, che faccio, lascio?
Si è tenuta questa notte l’attesissima cerimonia di premiazione degli Oscar 2017 – volgarmente detti Academy Awards – i premi più ambiti e conosciuti del cinema. Prima di passare a snocciolare statistiche ed elenco dei vincitori, però, soffermiamoci un attimo ad analizzare quello che è successo in chiusura, proprio al momento dell’assegnazione del premio al miglior film…
La La… La Troiata
Warren Beatty e Faye Dunaway hanno il compito di annunciare il vincitore della categoria miglior film. Lui, forse fingendosi più rimbambito di quando non sia, apre la busta, ma non proferisce verbo. Lei, sicura di sé, prende la busta e legge. La La Land. Applausi.
Il cast di La La Land sale sul palco, i produttori attaccano con i ringraziamenti, Emma Stone cerca persino di essere seria. Il terzo a prendere la parola si interrompe e pronuncia un “we lost, by the way”. “This is not a joke”, dice l’altro. E non è uno scherzo: non è La La Land il miglior film, ma Moonlight. Stupore. Viene mostrata la busta in favore di camera. È vero: Moonlight. Applausi. Imbarazzo.
Riprende la parola Warren Beatty e spiega di aver avuto in consegna la busta sbagliata: nella sua c’era scritto “Emma Stone, La La Land”. Si trattava infatti della busta precedentemente usata per annunciare la categoria miglior attrice protagonista.
Ma cosa è successo veramente? Come diceva Marco Mazzocca, ci sono tre opzioni:
- L’ipotesi “Shit Happens”: e niente, può succedere. Non dovrebbe, soprattutto durante un evento di tale portata, ma – ehi – errare humanum est. C’è anche la possibilità che Beatty si fosse accorto di avere la busta sbagliata e stesse temporeggiando (fingendo di essersi rimbambito) nella speranza che qualcuno accorresse in suo soccorso.
- L’ipotesi “Marketing Awards”: è anche possibile che non si tratti di un errore. A pensarci bene, non si parla di altro da ore. Persino le polemiche sull’assegnazione del premio (ad un film tra i meno favoriti) sono passate in secondo piano rispetto a quella scenetta. E se non si fosse trattato di un errore, ma di una pianificazione strategica? Se la busta errata fosse stata consegnata a Beatty (che in questa versione della storia rimbambito lo è veramente) proprio per far scoppiare un caso e far parlare di sé? D’altra parte, l’errore poteva essere reso noto pochi secondi dopo l’annuncio della Dunaway, nel tempo impiegato dal cast di La La Land per salire sul palco o durante i primi istanti del discorso del primo produttore. E invece no. Coincidenze? Io non credo.
- L’ipotesi “DiCaprio Genio del Male”: a consegnare l’Oscar alla migliore attrice protagonista è stato Leonardo DiCaprio. È stato DiCaprio, quindi, l’ultimo ad avere in mano la relativa busta, poi finita misteriosamente sul palco al momento della premiazione al miglior film. DiCaprio, quel DiCaprio che ha dovuto faticare anni e anni prima di portare a casa, proprio lo scorso anno, la famosa statuetta. E se fosse stato lui a sabotare le buste? E se fosse tutta una sua vendetta nei confronti dell’Academy? Ma in questa versione della storia Beatty è rimbambito? Forse sì, ma è questa l’opzione che preferisco.
Oscar 2017: le statistiche
È quindi Moonlight il miglior film dell’anno secondo l’Academy. Ma a portare a casa il maggior numero di premi, buste alla mano, è stato La La Land. Il film con Ryan Gosling ha difatti vinto in sei categorie: fotografia, scenografia, colonna sonora, canzone originale, attrice protagonista per Emma Stone e regia per Damien Chazelle, che diventa quindi il più giovane regista mai insignito del premio Oscar.
Lo segue l’infido e traditore Moonlight, che oltre al miglior film si aggiudica i riconoscimenti per la sceneggiatura non originale e per il miglior attore non protagonista Mahershala Ali. È la prima volta, nella storia degli Academy, che l’Oscar viene assegnato ad un attore musulmano.
Due Oscar a testa per e Manchester by the Sea e La Battaglia di Hacksaw Ridge: il primo porta a casa il meritatissimo premio al miglior attore protagonista, Casey Affleck, e la migliore sceneggiatura originale; il film di Mel Gibson, invece, si aggiudica il miglior montaggio ed il miglior sonoro. Il miglior montaggio sonoro è invece andato ad Arrival, pellicola per la quale facevo il tifo.
Nulla di fatto per Fuocoammare del nostro Gianfranco Rosi, che non trionfa nella categoria documentario. La quota “spaghetti, pizza e mandolino” è stata comunque omaggiata dai cognomi di Bertolazzi e Gregorini, vincitori del premio per trucco e acconciature grazie a Suicide Squad.
Oscar 2017: i premi speciali
Prima di passare al noioso elenco dei vincitori (vincitori salvo imprevisti, ‘che non si sa mai), una brevissima carrellata di immagini gossippare dedicate al look ed alle grandi gesta dei divi sul red carpet.
Premio Speciale “J’adore, Diòr”
Premio Speciale “Bella Mia, Mettitelo un Colore”
Premio Speciale “Bella Mia, Non Intendevo Due… o Tre”
Premio Speciale “Mammone Quant’a DiCaprio (il sabotatore)”
Premio Speciale “Il Nazareno Senza Patti”
OSCAR 2017: l’elenco dei vincitori
Miglior Film
- Moonlight di Barry Jenkins
- Arrival di Denis Villeneuve
- Fences – Barriere di Denzel Washington
- Hacksaw Ridge di Mel Gibson
- Hell or High Water di David Mackenzie
- Hidden Figures – Il Diritto di Contare di Theodore Melfi
- La La Land di Damien Chazelle
- Lion – La Strada Verso Casa di Garth Davis
- Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan
Miglior Regia
- Damien Chazelle per La La Land
- Mel Gibson per Hacksaw Ridge
- Barry Jenkins per Moonlight
- Kenneth Lonergan per Manchester by the Sea
- Denis Villeneuve per Arrival
Miglior Attore Protagonista
- Casey Affleck per Manchester by the Sea
- Andrew Garfield per Hacksaw Ridge
- Denzel Washington per Barriere – Fences
- Ryan Gosling per La La Land
- Viggo Mortensen per Captain Fantastic
Miglior Attrice Protagonista
- Emma Stone per La La Land
- Isabelle Huppert per Elle
- Natalie Portman per Jackie
- Meryl Streep per Florence (Florence Foster Jenkins)
- Ruth Negga per Loving
Miglior Attore non Protagonista
- Mahershala Ali per Moonlight
- Dev Patel per Lion – La Strada Verso Casa
- Michael Shannon per Animal Notturni
- Jeff Bridges per Hell or High Water
- Lucas Hedges per Manchester by the Sea
Miglior Attrice non Protagonista
- Viola Davis per Fences – Barriere
- Michelle Williams per Manchester by the Sea
- Naomie Harris per Moonlight
- Nicole Kidman per Lion – La Strada Verso Casa
- Octavia Spencer per Hidden Figures – Il Diritto di Contare
Miglior Sceneggiatura Originale
- Kenneth Lonergan per Manchester by the Sea
- Damien Chazelle per La La Land
- Mike Mills per 20th Century Women
- Taylor Sheridan per Hell or High Water
- Yorgos Lanthimos per The Lobster
Migliore Sceneggiatura Non Originale
- Barry Jenkins e Tarell McCraney per Moonlight
- Eric Heisserer per Arrival
- Luke Davies per Lion – La Strada Verso Casa
- August Wilson per Fences – Barriere
- Allison Schroeder e Theodore Melfi per Hidden Fugures – Il Diritto di Contare
Miglior Film Straniero
- Il Cliente (Forushandeh), Iran
- A Man Called Ove (En Man Som Heter Ove), Svezia
- Land of Mine – Sotto la Sabbia, Danimarca
- Tanna, Australia
- Vi Presento Toni Erdmann (Toni Erdmann), Germania
Miglior Film d’Animazione
- Zootopia (Zootropolis) di Rich Moore e Byron Howard
- Moana (Oceania) di John Musker e Ron Clements
- Kubo and the Two Strings (Kubo e la Spada Magica) di Travis Knight
- La Tortue Rouge (La Tartaruga Rossa) di Michaël Dudok de Wit
- Ma Vie de Courgette (La Mia Vita da Zucchina) di Claude Barras
Miglior Fotografia
- Linus Sandgren per La La Land
- Bradford Young per Arrival
- Greig Fraser per Lion – La Strada Verso Casa
- James Laxton per Moonlight
- Rodrigo Prieto per Silence
Miglior Scenografia
- Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco per La La Land
- Patrice Vermette e Paul Hotte per Arrival
- Stuart Craig e Anna Pinnock per Fantastic Beasts and Where to Find Them (Animali Fantastici e dove Trovarli)
- Jess Gonchor e Nancy Haigh per Hail, Ceasar! (Ave, Cesare!)
- Guy Hendrix Dyas e Gene Serdena per Passengers
Miglior Montaggio
- John Gilbert per La Battaglia di Hacksaw Ridge
- Tom Cross per La La Land
- Joi McMillon e Nat Sanders per Moonlight
- Joe Walker per Arrival
- Jake Roberts per Hell or High Water
Miglior Colonna Sonora
- Justin Hurwitz per La La Land
- Mica Levi per Jackie
- Dustin O’Halloran e Hauschka per Lion – La Strada Verso Casa
- Nicholas Britell per Moonlight
- Thomas Newman per Passengers
Miglior Canzone Originale
- City of Stars da La La Land
- Audition (The Fools Who Dream) da La La Land
- Can’t Stop the Feeling! da Trolls
- The Empty Chair da Jim: The James Foley Story
- How Far I’ll Go da Moana (Ocenaia)
Migliori Effetti Speciali
- The Jungle Book (Il Libro della Giungla)
- Deepwater Horizon (Deepwater – Inferno sull’Oceano)
- Doctor Strange
- Kubo and the Two Strings (Kubo e la Spada Magica)
- Rogue One: A Star Wars Story
Miglior Sonoro
- Kevin O’Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace per Hacksaw Ridge
- Andy Nelson, Ai-Ling Lee e Steve A. Morrow per La La Land
- David Parker, Christopher Scarabosio e Stuart Wilson per Rogue One: A Star Wars Story
- Bernard Gariépy Strobl e Claude La Haye per Arrival
Greg P. Russell, Gary Summers, Jeffrey J. Haboush e Mac Ruth per 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi
Miglior Montaggio Sonoro
- Sylvain Bellemare per Arrival
- Wylie Stateman, Renée Tondelli per Deepwater Horizon
- Robert Mackenzie, Andy Wright per Hacksaw Ridge
- Ai-Ling Lee, Mildred Iatrou Morgan per La La Land
- Alan Robert Murray, Bub Asman per Sully
Migliori Costumi
- Colleen Atwood per Animali Fantastici e Dove Trovarli
- Joanna Johnston per Allied – Un’Ombra Nascosta
- Consolata Boyle per Florence (Florence Foster Jenkins)
- Madeline Funtaine per Jackie
- Mary Zophers per La La Land
Miglior Trucco e Acconciatura
- Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson per Suicide Squad
- Eva Von Bahr e Love Larson per A Man Called Ove (En Man Som Heter Ove)
- Joel Harlow e Richard Alonzo per Star Trek Beyond
Miglior Documentario
- O.J.: Made in America di Ezra Edelman
- XIII emendamento (13th) di Ava DuVernay
- Fuocoammare di Gianfranco Rosi
- I Am Not Your Negro di Raoul Peck
- Life, Animated di Roger Ross Williams
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Delle tre ipotesi… la seconda tenderei a escluderla, l’ultima è la più “suggestiva” ma è stata smentita dalla Stone (che ha dichiarato di essersi tenuta la busta sempre con sè, per ricordo). Poi la stessa Academy ha fatto sapere che di buste ne esistono sempre due per ogni categoria, proprio per ragioni di sicurezza nel caso una andasse perduta. Quindi il mistero si infittisce (chi ha scambato le buste?).
L’unica cosa certa è che Beatty è davvero rincoglionito, e la Dunaway più di lui!
Uffa, la Stone deve sempre rovinarci la festa…
Due buste per categoria, quindi. Questo, effettivamente, riduce le accuse nei confronti di DiCaprio, però non lo scagiona del tutto… Ha un movente, ma non ha un alibi. “Fossi in te, giovanotto, non mi allontanerei troppo. Potremmo aver bisogno di farti qualche domanda”. 🙂
(Dalla pagina FB di NerdMovieProducti0ns)
Warren Beatty non era così in difficoltà da quando faceva il rap in “Bulworth”, e per assurdo lì aveva pure fatto una figura migliore. Scena ridicola, come tutta la manifestazione a mio parere, sono più orientato all’opzione “Shit Happens”, volevano della pubblicità, eccola 😉 Cheers
Ma povero Warren, quasi quasi mi dispiace per lui… Anzi no: avrebbe potuto palesare il fatto di avere la busta sbagliata senza passare la patata bollente. Sarebbe stata una brutta figura, ma non la figuraccia colossale che poi è diventata.
Mi dispiace di più per il terzo e ultimo produttore che ha preso la parola. Ha provato a rinunciare al suo discorso perché aveva capito la situazione, però niente, lo hanno buttato nella mischia. Poraccio. Da oggi, pensando a lui, affronterò la vita in maniera diversa. 🙂
La serata comunque e nonostante tutto è stata bella, eccezionale l’intro, delirante il bus di spettatori, ma soprattutto magnifica era la DeLorean e chi c’era dentro 😉
Purtroppo l’ho vista a spizzichi e bocconi, come capita sempre quando non si segue la diretta e ci si aggiorna appena alzati. Ho visto i momenti clou e sì, la DeLorean ed il Tour Bus sono stati divertenti, la spocchia di Denzel Washington un po’ meno…
Quest’anno, devo proprio ammettere di essere stata terribile: ho visto pochissimi film in gara, per il momento, e fatto il tifo solo per… nessuno in particolare, a dire il vero. Tenevo molto alla vittoria di Zootropolis nella categoria “miglior film d’animazione”, e mi sarebbe piaciuto se Jeff Bridges avesse vinto qualcosa per la sua interpretazione stellare in “Hell or High Waters”, ma questo è più o meno quanto. Recupererò la maggior parte dei film nei mesi che seguiranno, come al solito; sto passando una fase della mia vita molto “tamarra”, nel senso che mi scomodo ad andare in sala in occasione di film ad alto tasso di spettacolarità, tipo “The Great Wall” e affini. “La La Land”, “Moonlight” e, soprattutto, “Jackie” li vedrò comunque al più presto, non appena saranno disponibili in blu-ray…