LA RUBRICA (CHE TUTTO IL MONDO CI INFISCHIA) SULLE USCITE CINEMATOGRAFICHE DELLA SETTIMANA
Dal 4 agosto al cinema potremo scegliere (in un ordine tutt’altro che casuale) tra indignarci in Amazzonia, temere a luci spente o silenziare i sentimenti. Il tutto senza tenere conto di Le Sorelle Perfette (Sisters), del quale ignoreremo l’esistenza dato che annoia sin dal trailer. Pronti? Via.
❋ Lights Out – Terrore nel Buio
Il tutto ha inizio con questo divertente corto scritto e diretto da Sandberg. James Wan, infido malese regista dei vari The Conjuring, ne resta folgorato (uh ah ah!) e si propone come produttore esecutivo per il relativo lungometraggio. Alla cumpa si aggiunge anche Eric Heisserer (Final Destination 5), che scrive la sceneggiatura. La regia resta invece nelle mani del quasi esordiente David F. Sandberg.
Il film ha incassato (ancor prima di arrivare da noi) quasi 64 milioni di verdoni contro un budget di produzione di 4,9 cucuzze. Ora seguimi attentamente, perché il mistero si infittisce. Allo stesso Sandberg, che fino a due anni fa faceva documentari, cortometraggi e punto croce, è stata affidata la regia di Annabelle 2. Annabelle 2, capisci? Un film destinato a fare incassi anche se dentro ci mettono sbrodolina bollicina. E non finisce qui: la Warner Bros e la New Line Cinema hanno già fatto il giurin giurello per un Lights Out 2, confermando sia Sandberg che Heisserer.
È tutto un gomblotto? Oppure questo Lights Out potrebbe rivelarsi una piacevole (ed inaspettata) sorpresa? Io non ne ho idea e quel Metascore a 57 punti contrapposto a quel Tomatometer al 77% non mi illumina (uh ah ah!).
Qui il trailer di Lights Out.
Qui una rassegna sull’estate horror 2016.
❋ El Abrazo de la Serpiente
Cominciamo col dire che Embrace of the Serpent è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes 2015 nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, dove ha vinto il premio Art Cinéma. È stato poi candidato come Miglior Film Straniero (Colombia) alla ottantottesima edizione degli Academy.
Il film, in bianco e nero, si sviluppa lungo due archi temporali intrecciati, il 1909 ed il 1940. In entrambi i casi lo sciamano Karamakate viaggia con uno scienziato, un etnografo tedesco inizialmente ed un botanico americano poi, alla ricerca di una pianta sacra (ed immaginaria) chiamata yakruna. La pellicola è tratta proprio dalle memorie dei due scienziati (realmente esistiti) ed è un atto di denuncia della colonizzazione effettuata in Amazzonia in quegli anni.
Metascore a 82, Tomatometer addirittura al 98%. Roba grossa.
Qui il trailer di El Abrazo de la Serpiente.
❋ Equals
In concorso al Festival di Venezia ed a quello di Toronto del 2015, Equals racconta un futuro nel quale le emozioni sono state silenziate geneticamente per favorire stabilità e non violenza. Nessuna lamentela alle poste, niente sfanculamenti al volante, nessuno stato facebook frustrato ed offensivo. Che meraviglia. Purtroppo però Silas e Nia proprio non ne vogliono sapere di sacrificarsi per il bene comune e decidono di ammalarsi e innamorarsi. Assieme all’ammore, però, chi si ammala porta con sé anche paura, depressione, Matteo Salvini. Gli individui affetti vengono prontamente allontanati dalla società, così Silas e Nia pagheranno sulla loro pelle il prezzo dei sentimenti.
Per la regia del californiano Drake Doremus (Breathe In), la pellicola vanta nel cast Kristen Stewart (Nia), Nicholas “Che giornata! Che splendida giornata!” Hoult (Silas) e Guy Pearce (boh).
Con un Metascore a 43 ed un Tomatometer al 33%, mi sa tanto che questo film non emoziona.
Qui il trailer di Equals.
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Il corto me lo ricordo, iniziava come una parodia di un horror e finiva in modo gustosamente spaventoso, la tua teoria di gomblotto ha cittadinanza, ma non sono più riuscito a seguirti perchè dopo sbrodolina bollicina stavo ridendo troppo forte 😀 Vediamo se il film non finisce come “Mama”/”La Madre” in cui il corto (Jessica Chanstain a parte) era meglio del film. Cheers!