BOOM! Qual è l’unica cosa più terafiga al mondo del ricevere il Boomstick Award 2017? Beh, è riceverlo da chi il Boomstick lo ha inventato. È stato infatti Book and Negative, per mezzo del suo fondatore Germano, ad assegnare l’ambito riconoscimento a queste letargiche pagine.
No, non scuotere la testa, questa è una cosa seria: non è il solito premiettino puccioso con le domanducce. Il Boomstick è un riconoscimento che -cito testualmente- “non viene assegnato per meriti, ma per pretesti”. E continuo ancora citando l’articolo originario, che trovi qui:
Cos’è il Boomstick Award?
È un premio inventato e assegnato dal sottoscritto, tramite Book and Negative, a sette blogger cazzuti.
Qual è l’obiettivo del Boomstick Award?
Quello primario, far schiattare chi non ce l’ha. Perché il Boomstick lo vogliono tutti. Credetemi, nel corso degli anni ne ho viste di incredibili da parte di gente disposta a tutto pur di accaparrarselo.
Scopo secondario è far conoscere blog fighi che altrimenti sparirebbero causa predominio di facebook e social network assortiti. Fight the Power!
Non mi dilungo in spiegazioni e motivazioni varie, perché a) il Boomstick le schifa; b) è tardi. Ecco quindi i miei magnifici sette, in ordine rigorosamente alfabetico:
La Bara Volante di Cassidy
Cassidy, come tutte le persone per bene, ha un suo dinosauro preferito… anche se non mi sovviene più qual è. Lo nomino affinché me lo ricordi e anche perché forse è l’unico che tira in ballo le battute di Jurassic Park meglio di quanto faccia io.
Ovviamente lo odio per questo, ma anche perché -è inutile girarci attorno- Cassidy è un robot, un androide, un Fassbender, un Gosling; non si spiega altrimenti come potrebbe un solo essere umano vedere tanti film, seguire tante serie, leggere tanti romanzi ed interessarsi persino di sport. Il guaio (per me, per noi) è che ne scrive anche.
Il Buio in Sala di Caden Cotard
Caden (spoiler: che in realtà si chiama Giuseppe) è uno dei pochi blogger che conosca in grado di fare davvero gruppo. Letteralmente. Ha messo su un gruppo Facebook nel quale lui ed altri volenterosi pionieri (e sottotitolatori) danno la giusta visibilità a pellicole meritevoli che altrimenti passerebbero in sordina. Trovi maggiori informazioni sulla pagina FB de Il Buio in Sala.
In quell’immane immondezzaio che è lo Zuckerbook, Il Guardaroba de Il Buio in Sala è uno dei pochi motivi per cui mantenere attivo l’account. Onore al merito.
Combinazione Casuale di Frank R.
L’ho detto e scritto tante altre volte: amo gli articoli di Frank e gli invidio da morire il post su Arrival (qui).
Ma questo è il Boomstick, mica un premio pucci pucci. Lasciamo stare i contenuti e passiamo alle cose serie: Combinazione Casuale, con la sua nuova veste grafica, è bello bello in modo assurdo. E poi ha lo sfondo bianco, che, sì, per me è un valore aggiunto.
Il Cumbrugliume di Michele
Stavo già ponderando di lasciare Mamma Blogger quando il blog di Michele ha rotto il ghiaccio per primo. Forse se non avessi visto lui farlo (e se non avessi avuto i suoi consigli a riguardo), Delicatamente Perfido avrebbe ancora quel dannato problema da mobile che invece di farti scorrere la pagina ti mandava all’articolo successivo.
E credimi, al di là di questo, “mettersi in proprio” è una gran bella dichiarazione di indipendenza e… funzionalità. Segui Il Cumbrugliume, in tutti i sensi.
First Impressions di Alessia
First Impression è la femminilità fatta cineblog. E no, non è perché predilige i period drama agli horror (oé, può essere femminile anche un horror!), ma perché nei suoi modi, nei suoi spazi, persino nei suoi colori c’è tanta di quella grazia che è impossibile non restarne affascinati.
E poi -siediti- è l’unica blogger che conosca a non avere una pagina Facebook. Se non è un “fight the power” questo…
Non Può Essere Vero di Gilda
Signore e signori, un blog. Ma un blog-blog, eh, non un blog che parla di cinema o musica o serie televisive o chenesoio. Un blog che parla della sua autrice e delle cose che la sua autrice fa (o talvolta è costretta a fare). Un blog classico, capisci? Non solo, un blog classico che nel 2017 ha un seguito pazzesco e meritato.
Non Può Essere Vero è la dimostrazione che il blog, in barba a tutto quello che si dice, è vivo e vegeto e lotta con noi.
SOLARIS di Kris Kelvin
Con le sue rubriche su uscite in sala e box office, Solaris è una presenza costante e rassicurante nel perverso mondo dell’internette. Buona parte delle pellicole che vede e recensisce è costituita da film che non ho visto e probabilmente non vedrò. Io e Kris siamo un po’ come il falco ed il Loop lupo di Ladyhawke: non ci incrociamo mai, ma ci amiamo (nel senso di “rispettiamo”, tranquilla signora Kelvin).
Inoltre quando leggo Kris su argomenti differenti (società, politica, referendumi) non sono mai mai mai -nemmeno lontanamente- d’accordo con lui. Ah, è proprio amore rispetto.
E questo è quanto. Non c’è posto per le menzioni d’onore nel Boomstick: chi c’è c’è, chi non c’è si frigge. In pastella. Mangi bbuono! (cit.).
Le regole difatti stabiliscono che:
- i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore;
- i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione;
- i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto, o più di uno, se ne avete;
- è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite.
Nominate e moltiplicatevi, miei prodi blogger. E ricordate che ad aspettare chi non promulga il BOOM del Boomstick c’è un Camillo Benso nascosto nel buio: il Bitch Please Award.
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Grazie ???
Ma grazie a te! ♥
Ma grazie! Dai, non è vero che non ci incrociamo mai… ogni tanto ci “scontriamo” con tanto amore! 🙂 comunque la mia stima per te è sempre intatta e sono felicissimo del premio. E guarda (adesso sono serio) che se vuoi con me puoi parlare di tutto, aldilà delle nostre opinioni. Il rispetto, per parte mia, non verrà mai meno. Giuro!
p.s. ma quale signora Kelvin? se n’è andata ormai da così immemore tempo… eeeeh! (sospiro)
Birbante di una signora Kelvin! 😉
Lo so, Kris, e sono seria anch’io: anche se spesso e volentieri non mi trovo d’accordo con te, non c’è mai stata volta in cui non tu non abbia avuto rispetto per la mia opinione, anche quando -paradossalmente- non sapevi quale fosse (perché magari non ho preso parte alla discussione). È anche per questo che mi permetto di scherzarci su. E poi, dai, il rispetto non è bello se non è litigarello… 😀
L’unico che non conosco è quello di Gilda, gli darò un’occhiata e poi chissà la seguirò 😉
Comunque complimenti per il premio, personalmente a te è meritatissimo 🙂
Grazie infinite, Pietro!
Vedrai che il blog di Gilda conquisterà anche te. 🙂
Come cantava Bowie “I need a TV when I’ve got T-Rex“ oppure per dirla come la nostra Ellie “Lei ha qui un T-Rex?!”. Più che Fassy o Gosling sembro scappato dal cast di Gomorra, ma ti ringrazio davvero di cuore!
Sei una di quelle che leggo più volentieri di tutti, ogni tuo post è scritto alla grande, si legge con un gran ritmo, è pieno di informazioni dettagliate e soprattutto fa ridere, ho solo da imparare da te. Grazie mille, grazie, grazie, grazie 😀 Cheers!
Deve essermi entrato un Mosasaurus nell’occhio…
Grazie davvero, Cassidy, Per dimostrarti che la stima è reciproca, ti lancio un’occhiata languida come quella che il Veloraptor culacchione Blue lancia alla cara e navigata T-Rex nel finale di Jurassic World… 😀