La rubrica (che tutto il mondo ci infischia) sui film in uscita al cinema
Basta una ricorrenza per far impazzire la programmazione. Sono infatti ben 12 i film in uscita al cinema questa settimana, alcuni dei quali programmati sin da oggi, mercoledì 8 marzo. Le pellicole di cui parliamo in questo post sono l’horror The Autopsy of Jane Doe, lo scimmiesco Kong: Skull Island e lo strappalacrime La Luce Sugli Oceani. Va detto però che in sala troveremo anche:
- Il Diritto di Contare (Hidden Figures), forse il film più adatto alla ricorrenza di oggi e l’unico che mi spiace non avere il tempo di analizzare. Candidato a tre premi Oscar, il film con Octavia Spencer racconta di tre scienziate afroamericane che negli anni ’60 contribuirono agli studi della NASA che hanno portato John Glenn in orbita. Trovi il trailer qui.
- Il Padre d’Italia, con Luca Marinelli e l’immancabile Isabella Ragonese. Per la regia di Fabio Mollo, il film racconta la storia di Paolo, uomo grigio e timoroso che, abbandonato dal suo compagno, fa la conoscenza di Mia, donna scapestrata ed incinta. Yawn.
- Questione di Karma: un film in cui Elio Germano fa l’Elio Germano e Fabio De Luigi fa il Fabio De Luigi. Indovina un po’? C’è Isabella Ragonese.
- Gomorroide di Francesco De Fraia, Raffaele Ferrante, Domenico Manfredi. Qui la Ragonese non c’è, ma neanche la curiosità di sapere di cosa si tratta.
- Bleed – Più Forte del Destino, classica storia di rivalsa di un pugile messo all’angolo che trova la forza di ricominciare a combattere. Nel cast il povero Aaron Eckhart, caduto sempre più in disgrazia, e Ted – METTERE LA LOZIONE NEL CESTO – Levine.
Autopsy (The Autopsy of Jane Doe)
Consigliato: Yep
Genere: horror
Durata: 86 minuti
Cast: Emile Hirsch, Brian Cox, Olwen Kelly, Michael McElhatton
Trama:
Il cadavere di una giovane donna viene rinvenuto semi-sepolto in un seminterrato. Il corpo della ragazza – che, non essendo stata identificata, viene temporaneamente chiamata “Jane Doe” – viene trasportato all’obitorio, dove il medico legale Tommy Tilden e suo figlio Austin hanno il compito di stabilire con urgenza le cause della morte.
I due avviano immediatamente l’esame esterno del cadavere, non riscontrando traumi evidenti. Tuttavia scoprono che i polsi e le caviglie della ragazza sono letteralmente frantumati, pur non presentando segni esterni di lesioni. La sua lingua è stata asportata. Gli occhi di Jane sono torbidi, come fosse morta da giorni, ma al momento dell’esame interno il suo torace sanguina, come fosse morta da poche ore. Mentre Tommy ed Austin cercano di spiegare scientificamente i dati raccolti, nell’obitorio iniziano a succedere cose sempre più inspiegabili e raccapriccianti.
Dico io:
Autopsy è il primo film in lingua inglese del norvegese André Øvredal (Trollhunter), regista piuttosto stimato del quale – shame on me – non ho ancora visto nulla. Per Autopsy, Øvredal si affida alla sceneggiatura di Ian B. Goldberg e Richard Naing, entrambi dietro il progetto seriale (andato per niente bene) Dead of Summer.
La presenza nel cast di Brian Cox e Emile Hirsch fa però ben sperare. Inoltre The Autopsy of Jane Doe ha già vinto qualche premio nei festival di genere; in giro se ne parla molto bene ed anche Stephen King e Guillermino Del Toro lo hanno elogiato. Oltretutto il trailer non svela più di tanto: segno che qualcosa, qui dentro, potrebbe esserci davvero.
[alert-announce]
☛ Leggi anche: la recensione di Autopsy, l’horror di André Øvredal
[/alert-announce]
Critica: Metascore 64/100; Tomatometer 84%.
Trailer ita:
[youtube id=”oqLYt4KT7ms” width=”680″ height=”383″ position=”left”]
Kong: Skull Island
Consigliato: Meh
Genere: avventura, azione, fantastico, la scimmia nuda balla
Durata: 118 minuti
Cast: Tom Hiddleston, Brie Larson, Samuel L. Jackson, John Goodman, John C. Reilly
Trama:
Siamo nel 1973. Un’allegra combriccola di scienziati si avventura in un’isola sperduta del Pacifico. Mentre zompettano giulivi e pagatissimi sull’isola inesplorata ed affascinante, si imbattono in una scimmietta alta 30 metri e pesante 10.000 tonnellate.
Bloccata sull’isola, la combriccola (meno allegra di prima) dovrà cercare di sopravvivere, scoprendo che la scimmietta non è l’unico dei loro problemi: l’isola è infatti popolata anche da enormi rettili chiamati “Strisciateschi”, che hanno sterminato l’intera razza della povera, tenera scimmietta.
Dico io:
Spariamolo subito: film cool cast della settimana. Ad avere a che fare con King Kong troviamo difatti Tom Hiddleston, Brie Larson, Samuel L. Jackson, John Goodman e John C. Reilly. Se il trailer e questa sinossi ti lasciano un po’ meh non sei il solo. La faccenda “Kong vs. Strisciateschi” ricorda infatti un qualsiasi “Godzilla vs. Kaiju”.
Non a caso uno degli sceneggiatori di questo film, Max Borenstein, ha firmato la sceneggiatura del Godzilla di Gareth Edwards (2014), dove il nostro Godzy – con il consenso della cultura fantascientifica giapponese – si scontrava con i mostroni grossi e brutti provenienti dalle profondità della Terra. Niente di nuovo, quindi, né in “Godzilla vs. Kaiju” né tanto meno in “Kong vs. Strisciateschi”. Però, a dirla tutta, allo scimmione io preferisco il rettilone, per una questione storico-politica sicuramente, ma anche perché mi ricorda i dinosauri. ♥
Dinosauri? Ho scritto “dinosauri”?
Non a caso uno (un altro) degli sceneggiatori di questo film, Derek Connolly, ha firmato la sceneggiatura del Jurassic World del 2015 ed è già al lavoro sul seguito. A dirla tutta, a lavorare alla sceneggiatura troviamo anche un terzo nome, quello di Dan Gilroy, regista e sceneggiatore dell’indimenticabile Lo Sciacallo – Nightcrawler. Come ci sia finito Gilroy in questo pentolone di mostri grossi non si sa.
Però facciamo un passo indietro e torniamo dove tutto ha avuto inizio: Max Borenstein. Borenstein, lo sceneggiatore di Godzilla. Ti stai chiedendo anche tu cosa c’è nel futuro di Max Borenstein, vero? Beh, te lo dico subito, anche se secondo me preferiresti non saperlo: nell’immediato c’è Godzilla: King of Monsters, già in fase di pre-produzione. Ma cosa farà dopo il nostro Max, sceneggiatore di Godzilla e di King Kong? E cosa mai potrebbe fare, se non Godzilla vs. Kong? No, non scherzo.
Io spero solo di poter campare abbastanza a lungo da vedere Freddy vs. Kong, Godzilla vs. Batman ma soprattutto Alien vs. Raptors.
Oh, buon dio dei sequel inutili, fammi arrivare a vedere Alien vs. Raptors.
Critica: Metascore 62/100; Tomatomer 83%.
Trailer ita:
[youtube id=”uTg8WgrFTPc” width=”680″ height=”383″ position=”left”]
La Luce Sugli Oceani (The Light Between Oceans)
Consigliato: Meh
Genere: drammatico
Durata: 133 minuti
Cast: Michael Fassbender, Alicia Vikander, Rachel Weisz
Trama:
Tratto dall’omonimo romanzo di M.L. Stedman, The Light Between Oceans è ambientato in Australia, poco dopo la fine della prima guerra mondiale. Tom è il guardiano del faro di una piccola isola e conduce una vita serena e pucci pucci assieme alla moglie Isabel. La coppia, però, non riesce ad avere un figlio.
Un giorno i due assistono al naufragio di una barca. A bordo trovano una bimba che piange accanto al cadavere di un uomo, presumibilmente padre della piccola. Tom e Isabel decidono quindi di crescere la bambina come fosse figlia loro. Qualche anno dopo, però, conoscono Hannah, una donna che perso il marito e la figlia in mare, proprio nel periodo in cui la coppia ha assistito al naufragio. Hannah potrebbe quindi essere la madre della loro bambina.
Dico io:
Ti ricordi quando sette anni fa Blue Valentine ti prese le budella e te le frullò ben bene? Ecco, anche in quel caso c’era dietro Derek Cianfrance, che ci mostrò cosa può diventare la vita di coppia e soprattutto quanto è brava Michelle Williams.
In La Luce Sugli Oceani Cianfrance si avvale di talenti altrettanto inattaccabili: Tom e Isabel sono rispettivamente Michael Fassbender ed Alicia Vikander; i due attori si sono conosciuti proprio sul set di questo film e fanno coppia fissa dal 2014. Hannah è invece interpretata da Rachel Weisz, che – scopro ora – dopo il divorzio con Aronofsky ha sposato Daniel Craig. Senza dirmi niente. Basta col gossip, però, ‘che l’atmosfera qui sotto è drammaticissima.
Critica: Metascore 60/100; Tomatometer 59%.
Trailer ita:
[youtube id=”pXIYZyCPz6A” width=”680″ height=”383″ position=””]
Ehi, grazie di aver letto sin qui. Se questo post ti è piaciuto, puoi supportarmi facendolo girare sui social e sul webbe, perché sì la felicità è reale solo quando...
Condividimi!
Ho la scimmia per vedere il nuovo Kong, ma questa é fin troppo facile da dire, spero di non uscire dalla sala battendomi i pugni sul petto dalla rabbia, ma dubito, siamo in piena zona “meh”. In compenso sono felice dell’uscita di Autopsy of Jane Doe un gran bel filmetto 😉 Cheers
Nel frattempo (ovvero nel solito elegante ritardo di due giorni che accumulo nel rispondere ai commenti… 🙂 ) ho avuto modo di vedere sia lo scimmione che la ragazza morta. The Autopsy of Jane Doe mi ha colpita molto, stavo giusto provando a buttar giù due righe. Il nuovo Kong, anche se a un certo punto ha provato a piacermi, non si è impegnato abbastanza; forse perché sa già che il mio supporto andrà a Godzilla.
Se “The Autopsy of Jane Doe” va bene per il maestro King, credo proprio che gli concederò una possibilità anch’io…
Nel frattempo, è piuttosto probabile che vada in sala a vedere il nuovo Kong: non fosse altro che per accompagnare la mia genitrice, fan della primissima ora del buon Tom Hiddleston… Non so perché, ma il trailer non è riuscito a ispirarmi nulla di particolarmente positivo (sono riuscita a emozionarmi un pochettino solo quando ho riconosciuto il faccione di John Goodman…) Spero di sbagliarmi, però: dopotutto, sono riuscita ad apprezzare anche “The Great Wall”, che proprio capolavoro non è.. ;D
Non posso far altro che consigliarti The Autopsy of Jane Doe, che nel frattempo ho visto ed apprezzato.
E chi di noi non è fan di Tom Hiddleston? 🙂 Nonostante lui (che non so perché, ma nel film è sempre in posa da macho con le gambe divaricate), Kong: Skull Island non funziona. Per certi versi a dirla tutta neanche ci prova, convinto com’è che basti lo scimmione a portare a casa la pagnotta. The Great Wall invece l’ho saltato, lo recupero più in là se mi dici che ne vale la pena.
La luce sugli oceani nemmeno se mi pagano.
Di Kong sto leggendo le peggio cose quindi la scimmia (haha!) mi è un po’ scesa, invece Il diritto di contare e The Autopsy sono due belle garanzie! 🙂
Ahah, attenta, potrebbero pagarti in kleenex. 🙂
The Autopsy of Jane Doe, come già anticipato dalle tue parti, mi ha nella sua squadra senza se e senza ma. Purtroppo Il Diritto di Contare dalle mie parti non si è visto, ma appena possibile lo recupererò.