I film in sala dal 9 marzo: Autopsy, Kong: Skull Island e La Luce Sugli Oceani

La rubrica (che tutto il mondo ci infischia) sui film in uscita al cinema

Basta una ricorrenza per far impazzire la programmazione. Sono infatti ben 12 i film in uscita al cinema questa settimana, alcuni dei quali programmati sin da oggi, mercoledì 8 marzo. Le pellicole di cui parliamo in questo post sono l’horror The Autopsy of Jane Doe, lo scimmiesco Kong: Skull Island e lo strappalacrime La Luce Sugli Oceani. Va detto però che in sala troveremo anche:

  1. Il Diritto di Contare (Hidden Figures), forse il film più adatto alla ricorrenza di oggi e l’unico che mi spiace non avere il tempo di analizzare. Candidato a tre premi Oscar, il film con Octavia Spencer racconta di tre scienziate afroamericane che negli anni ’60 contribuirono agli studi della NASA che hanno portato John Glenn in orbita. Trovi il trailer qui.
  2. Il Padre d’Italia, con Luca Marinelli e l’immancabile Isabella Ragonese. Per la regia di Fabio Mollo, il film racconta la storia di Paolo, uomo grigio e timoroso che, abbandonato dal suo compagno, fa la conoscenza di Mia, donna scapestrata ed incinta. Yawn.
  3. Questione di Karma: un film in cui Elio Germano fa l’Elio Germano e Fabio De Luigi fa il Fabio De Luigi. Indovina un po’? C’è Isabella Ragonese.
  4. Gomorroide di Francesco De Fraia, Raffaele Ferrante, Domenico Manfredi. Qui la Ragonese non c’è, ma neanche la curiosità di sapere di cosa si tratta.
  5. Bleed – Più Forte del Destino, classica storia di rivalsa di un pugile messo all’angolo che trova la forza di ricominciare a combattere. Nel cast il povero Aaron Eckhart, caduto sempre più in disgrazia, e Ted – METTERE LA LOZIONE NEL CESTO – Levine.

Platealmente Perfido, la rubrica sui film in uscita al cinema.

Autopsy, il poster del film horror (2017).

Autopsy (The Autopsy of Jane Doe)

Consigliato: Yep
Genere: horror
Durata: 86 minuti
Cast: Emile Hirsch, Brian Cox, Olwen Kelly, Michael McElhatton
Trama:

Il cadavere di una giovane donna viene rinvenuto semi-sepolto in un seminterrato. Il corpo della ragazza – che, non essendo stata identificata, viene temporaneamente chiamata “Jane Doe” – viene trasportato all’obitorio, dove il medico legale Tommy Tilden e suo figlio Austin hanno il compito di stabilire con urgenza le cause della morte.

I due avviano immediatamente l’esame esterno del cadavere, non riscontrando traumi evidenti. Tuttavia scoprono che i polsi e le caviglie della ragazza sono letteralmente frantumati, pur non presentando segni esterni di lesioni. La sua lingua è stata asportata. Gli occhi di Jane sono torbidi, come fosse morta da giorni, ma al momento dell’esame interno il suo torace sanguina, come fosse morta da poche ore. Mentre Tommy ed Austin cercano di spiegare scientificamente i dati raccolti, nell’obitorio iniziano a succedere cose sempre più inspiegabili e raccapriccianti.

Dico io:

Autopsy è il primo film in lingua inglese del norvegese André Øvredal (Trollhunter), regista piuttosto stimato del quale – shame on me – non ho ancora visto nulla. Per Autopsy, Øvredal si affida alla sceneggiatura di Ian B. Goldberg e Richard Naing, entrambi dietro il progetto seriale (andato per niente bene) Dead of Summer.

La presenza nel cast di Brian CoxEmile Hirsch fa però ben sperare. Inoltre The Autopsy of Jane Doe ha già vinto qualche premio nei festival di genere; in giro se ne parla molto bene ed anche Stephen King e Guillermino Del Toro lo hanno elogiato. Oltretutto il trailer non svela più di tanto: segno che qualcosa, qui dentro, potrebbe esserci davvero.

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☛ Leggi anche: la recensione di Autopsy, l’horror di André Øvredal

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Critica: Metascore 64/100; Tomatometer 84%.

Trailer ita:

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Kong: Skull Island

Consigliato: Meh
Genere: avventura, azione, fantastico, la scimmia nuda balla
Durata: 118 minuti
Cast: Tom Hiddleston, Brie Larson, Samuel L. Jackson, John Goodman, John C. Reilly
Trama:

Siamo nel 1973. Un’allegra combriccola di scienziati si avventura in un’isola sperduta del Pacifico. Mentre zompettano giulivi e pagatissimi sull’isola inesplorata ed affascinante, si imbattono in una scimmietta alta 30 metri e pesante 10.000 tonnellate.

Bloccata sull’isola, la combriccola (meno allegra di prima) dovrà cercare di sopravvivere, scoprendo che la scimmietta non è l’unico dei loro problemi: l’isola è infatti popolata anche da enormi rettili chiamati “Strisciateschi”, che hanno sterminato l’intera razza della povera, tenera scimmietta.

Dico io:

Spariamolo subito: film cool cast della settimana. Ad avere a che fare con King Kong troviamo difatti Tom Hiddleston, Brie Larson, Samuel L. Jackson, John Goodman e John C. Reilly. Se il trailer e questa sinossi ti lasciano un po’ meh non sei il solo. La faccenda “Kong vs. Strisciateschi” ricorda infatti un qualsiasi “Godzilla vs. Kaiju”.

Non a caso uno degli sceneggiatori di questo film, Max Borenstein, ha firmato la sceneggiatura del Godzilla di Gareth Edwards (2014), dove il nostro Godzy – con il consenso della cultura fantascientifica giapponese – si scontrava con i mostroni grossi e brutti provenienti dalle profondità della Terra. Niente di nuovo, quindi, né in “Godzilla vs. Kaiju” né tanto meno in “Kong vs. Strisciateschi”. Però, a dirla tutta, allo scimmione io preferisco il rettilone, per una questione storico-politica sicuramente, ma anche perché mi ricorda i dinosauri. ♥

Dinosauri? Ho scritto “dinosauri”?

Non a caso uno (un altro) degli sceneggiatori di questo film, Derek Connolly, ha firmato la sceneggiatura del Jurassic World del 2015 ed è già al lavoro sul seguito. A dirla tutta, a lavorare alla sceneggiatura troviamo anche un terzo nome, quello di Dan Gilroy, regista e sceneggiatore dell’indimenticabile Lo Sciacallo – Nightcrawler. Come ci sia finito Gilroy in questo pentolone di mostri grossi non si sa.

Però facciamo un passo indietro e torniamo dove tutto ha avuto inizio: Max Borenstein. Borenstein, lo sceneggiatore di Godzilla. Ti stai chiedendo anche tu cosa c’è nel futuro di Max Borenstein, vero? Beh, te lo dico subito, anche se secondo me preferiresti non saperlo: nell’immediato c’è Godzilla: King of Monsters, già in fase di pre-produzione. Ma cosa farà dopo il nostro Max, sceneggiatore di Godzilla e di King Kong? E cosa mai potrebbe fare, se non Godzilla vs. Kong? No, non scherzo.

Io spero solo di poter campare abbastanza a lungo da vedere Freddy vs. KongGodzilla vs. Batman ma soprattutto Alien vs. Raptors.

Oh, buon dio dei sequel inutili, fammi arrivare a vedere Alien vs. Raptors.

Critica: Metascore 62/100; Tomatomer 83%.

Trailer ita:

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La Luce Sugli Oceani (The Light Between Oceans)

Consigliato: Meh
Genere: drammatico
Durata: 133 minuti
Cast: Michael Fassbender, Alicia Vikander, Rachel Weisz
Trama:

Tratto dall’omonimo romanzo di M.L. Stedman, The Light Between Oceans è ambientato in Australia, poco dopo la fine della prima guerra mondiale. Tom è il guardiano del faro di una piccola isola e conduce una vita serena e pucci pucci assieme alla moglie Isabel. La coppia, però, non riesce ad avere un figlio.

Un giorno i due assistono al naufragio di una barca. A bordo trovano una bimba che piange accanto al cadavere di un uomo, presumibilmente padre della piccola. Tom e Isabel decidono quindi di crescere la bambina come fosse figlia loro. Qualche anno dopo, però, conoscono Hannah, una donna che perso il marito e la figlia in mare, proprio nel periodo in cui la coppia ha assistito al naufragio. Hannah potrebbe quindi essere la madre della loro bambina.

Dico io:

Ti ricordi quando sette anni fa Blue Valentine ti prese le budella e te le frullò ben bene? Ecco, anche in quel caso c’era dietro Derek Cianfrance, che ci mostrò cosa può diventare la vita di coppia e soprattutto quanto è brava Michelle Williams.

In La Luce Sugli Oceani Cianfrance si avvale di talenti altrettanto inattaccabili: Tom e Isabel sono rispettivamente Michael Fassbender ed Alicia Vikander; i due attori si sono conosciuti proprio sul set di questo film e fanno coppia fissa dal 2014. Hannah è invece interpretata da Rachel Weisz, che – scopro ora – dopo il divorzio con Aronofsky ha sposato Daniel Craig. Senza dirmi niente. Basta col gossip, però, ‘che l’atmosfera qui sotto è drammaticissima.

Critica: Metascore 60/100; Tomatometer 59%.

Trailer ita:

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6 Comments

  1. Cassidy 09/03/2017
    • StepHania Loop 12/03/2017
  2. Sophie 09/03/2017
    • StepHania Loop 12/03/2017
  3. babol81 10/03/2017
    • StepHania Loop 12/03/2017

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