Le sequenze iniziali, descritte praticamente da tutti e svelate già negli ultimi trailer, ci introducono in maniera memorabile nella storia: in un secondo tutti i presenti a Central Park si immobilizzano, qualcuno fa dei passi all’indietro, qualcuno ripete in maniera ossessiva e distante l’ultima parola pronunciata. Tutti nel giro di istanti scelgono un modo per togliersi la vita.
Non c’è una spiegazione, ma soprattutto non ci sono mostri enormi, zombie o vampiri, solo una tossina, una tossina che non spinge l’uomo a ferire un altro uomo, lo spinge ad uccidersi. Tutto qua. Il clima che ne risulta è innovativo: si fugge innanzitutto da se stessi, forse dai terroristi, forse dalle piante, forse dal nucleare, sicuramente dall’aria, un paradosso che genera delle situazioni completamente nuove. Un’atmosfera anomala nella quale si corre e ci si rintana, sì, ma con una verve differente, in parte rassegnata e lenta. Si incontrano personaggi strani, come i coniugi Owner o l’adorabile signora Jones, così ironicamente border line da portare a chiedersi se siano un po’ strambi di default o siano già sotto l’effetto della misteriosa sostanza. L’angoscia è ovunque, palpabile, nell’allargarsi dell’inquadratura, negli occhi perennemente sgranati di Zooey Deschanel, nelle infinite sequenze degli alberi mossi dal vento, nel ritmo scandito dai colpi di pistola, nelle immagini nell’i-phone di una vecchietta (?). Geniali, poi, la supposizione che la tossina venga liberata nell’aria in maniera direttamente proporzionale al numero di persone per gruppo e l’ambientazione in una casa totalmente fasulla e, di conseguenza, angosciante. E Venne Il Giorno é un film cinico, che evita l’immedesimazione nei personaggi principali, dipinti in modo superficiale, a favore del personaggio interpretato da John Leguizamo, il cui futuro viene, però, anticipato già in uno dei trailer (questo), assieme a tutte (proprio tutte) le scene gore della pellicola.
Se l’obiettivo di Shyamalan era quello di mandare in paranoia lo spettatore… beh, so per certo che tutti abbiano passato oltre un’ora a controllare l’integrità del proprio collo. La sceneggiatura? A me piace pensare che sia stata voluta così.
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via, oggi ti commento il blog. però sono polemico eh.
siamo d'accordo, la sceneggiatura è così volutamente, e non potrebbe essere altrimenti.
ok. ma perchè? perchè inconcludente, perchè frettolosa, perchè poco credibile (come il tipo arrivi a capire che sono gli alberi è un mistero), così pretestuosa (la vecchia cosa c'entrava? davvero era solo un modo per fare BU allo spettatore con la bambola sul letto?).
ma più che la sceneggiatura (le non spiegazioni non sono mai un problema), quello che mi chiedo è chi cavolo abbia scritto i dialoghi. ovvio che dei dialoghi così vengano recitati da cani.
e poi mi fai il finalino doppio alla final destination? se avessi 15 anni ne uscirei entusiasta, anche se probabilmente avrei passato metà del film a ridere.
che poi va detto che le musiche sono belle, le scene alla Shyamalan con il vento etc anche, l'idea dell'epidemia di suicidi fantastica. peccato il resto.
basta, la smetto.
(spero vada meglio. non ti ho più visto online, ma come ti ho detto, quando ti va mi racconti.)
A parte il triplo finale un pò forzato, a parte i dialoghi un pò imbarazzanti, a parte qualche buco di sceneggiatura, a parte a parte a parte, per me E venne il giorno è un gran film!!!
Sì sì, un gran bel film, carico di tensione e paranoia! Se dovessi dare un voto sarebbe 7 però, purtroppo secondo me qualche difettino c'è (Wahlberg! e un paio di scenette che mi hanno convinto poco).
Ciao,
Lore
Complimenti, comunque. Recensione sentitissima! Chiara
Difeso a spada tratta, come mi hai accennato. E' un grande regista, ha una visione di scena perfetta, questo è indiscutibile… ma i dialoghi e il finale… ci voleva il tocco del grande Maestro, quale è, che non c'è stato! Chiara
Cavolo, questo lo voglio vedere ma non ne ho la possibilità. Ne ho letto più bene che male in giro tra noi cinebloggers e questo non fa che aumentare la voglia. A te è piaciuto Lady in the water?