Come di consueto, da queste parti anziché organizzare l’armadio, al cambio di stagione si organizzano le serie televisive: in questo post, infatti, analizziamo le nuove serie in partenza quest’inverno negli States (che in un futuro lontano lontano si spera possano arrivare anche da noi), mentre tra qualche giorno ci occuperemo delle serie televisive già avviate che torneranno con una nuova stagione nei prossimi mesi.
Anche se The Catch, il nuovo drama di Shondona, è previsto in primavera e Outcast – la serie horror firmata da Robert Kirkman, papà di The Walking Dead – non ha ancora una data di programmazione ufficiale, nei prossimi mesi non avremo di che lamentarci: tra una Guerra Civile Americana e l’altra, tra poliziotti e avvocati, tra cloni e alieni, tra antichi profeti e diavoli in vacanza troveremo di sicuro qualcosa (rigorosamente drama) che valga la pena seguire.
Difficile a credersi, ma il mese caldo in questo caso sarà febbraio.
Shades of Blue – dal 7 Gennaio su NBC (trailer)
Quante sfumature? Cinquanta, cento? Chissà. Ideata da Adi Hasak (3 Days to Kill), Shades of Blue (ahah!) racconta la storia di Harlee Santos, Detective del NYPD e madre single che, per garantire un futuro a sua figlia, è scesa a compromessi con un gruppo di colleghi corrotti. Lo sporco verrà a galla e Harlee dovrà scegliere tra amore e realtà, tra tradimento e onore. Se la sinossi vi sembra interessante, aspettate di sapere che la Santos sarà interpretata da Jennifer Lopez (ahah!). Nel cast ci sono anche Ray Liotta, Warren Kole (The Following) e Sarah Jeffery (Wayward Pines).
Second Chance – dal 13 Gennaio su FOX (trailer)
Presentato inizialmente con il titolo “
The Frankeinstein Code” e successivamente come “
Lookinglass“,
Second Chance (sperando che sia il titolo definitivo) è la rivisitazione moderna del classico di Mary Shelley: due scienziati miliardari, i gemelli Mary (
Dilshad Vadsaria,
Revenge), ingegnere biomedico, e Otto Goodwin (Adhir Kalyan), ingegnere informatico, riportano in vita Jimmy Pritchard (dapprima
Philip Baker Hall, puramente una
guest star), ex-poliziotto corrotto ed egoista. Rinato più giovane e più forte, Jimmy (
Rob Kazinsky,
Pacific Rim) avrà quindi una seconda possibilità di scegliere chi essere. Noi, a questo
The Frankenstein Code barra
Lookinglass barra
Second Chance, di
chances ne diamo una soltanto… Ma quel poster non vi fa pensare a Derek Zoolander che dice “un sirenetto, colf colf, un sirenetto!”? No?
Colony – dal 14 Gennaio su USA Network (trailer)
Dopo la deludente ed oramai archiviata Intelligence, Josh Holloway (il Sawyer di Lost) torna a riempire il piccolo schermo assieme al suo “ex-capo”, Carlton Cuse, già produttore e sceneggiatore di… Lost, appunto. Il nuovo drama targato USA Network, ideato e prodotto da Cuse assieme a Ryan Condal (Hercules), sarà ambientato in un futuro prossimo ed in una Los Angeles occupata da forze aliene. Purtroppo accanto a Holloway ci sarà anche il flagello di Prison Break e The Walking Dead, Sarah Wayne Callies, ma la sua presenza potrebbe essere bilanciata da quel gioiellino di Thora Birch (American Beauty, The Hole), indicata però, in questi dieci episodi, solo come recurring. La USA Network proprio ieri ha diffuso il pilot, quindi non dovremo aspettare a lungo per farci un’idea.
Billions – dal 17 Gennaio su Showtime (trailer)
Non sentivate la mancanza di un bel drama ambientato nel mondo della finanza? No, neanch’io, ma aspettiamo a parlare, perché la Showtime tira in ballo Paul Giamatti e Damian Lewis (Homeland), affidando loro due ruoli contrapposti: Giamatti veste i panni del pubblico ministero Chuck Rhoades, mentre Lewis sarà il re dei fondi speculativi Bobby Axelrod. Ideata dal giornalista Andrew Ross Sorkin (che no, non credo sia parente di Aaron) e da David Levien e Brian Koppelman (sceneggiatori, tra le tante cose, di Ocean’s Thirteen), Billions ci darà la possibilità di rivedere anche Malin Akerman, che può fare un po’ quello che vuole ma resterà sempre Spettro di Seta (Watchmen).
Mercy Street – dal 17 Gennaio su PBS (trailer)
Prodotta da Ridley Scott ed ispirata a fatti realmente accaduti, Mercy Street – la cui prima stagione consta di appena sei episodi – racconterà uno squarcio di vita della città di Alexandria, in Virginia, durante la Guerra Civile. Protagoniste saranno due infermiere volontarie, Emma (l’esordiente Hannah James) e Mary (Mary Elizabeth Winstead, The Returned), che si affiancheranno ai chirurghi nella gestione delle emergenze della cittadina occupata. Più dalle parti di The Knick che da quelle di Downton Abbey? Difficile a dirsi, per ora.
Lucifer – dal 25 Gennaio su FOX (trailer)

Basata su di una serie a fumetti, Lucifer racconta – ovviamente – la storia del Signore degli Inferi (Tom Ellis), che, annoiato dalla vita dell’Ade, fa tappa a Los Angeles (burloni!) per gestire un locale di tendenza, il Lux, e di tanto in tanto per dare una mano alla polizia nella cattura (e soprattutto nella punizione) di pericolosi criminali. Abituato a vedere la peggio feccia della razza umana, il buon Lucifero si stupirà della purezza d’animo dei good guys e inizierà a sperare che la sua anima non sia del tutto perduta. Con la giusta ironia, Lucifer potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa, anche se il da poco naufragato Constantine della NBC, analogo (apparentemente) per stile e genere, avrebbe già dovuto fare scuola… In verità, a giudicare dal pilot, se Ellis con quel suo meraviglioso accento gallese convince, lo stesso non si può dire della sua controparte femminile, Lauren German. Nel cast anche la prima Naevia di Spartacus, Lesley-Ann Brandt.


American Crime Story: The People v. O.J. Simpson – dal 2 Febbraio su FX (trailer)

Quei due punti lì preannunciano due cose: a) siamo di fronte ad una nuova serie antologica, in questo caso appartenente al genere true crime; b) ci sono di mezzo, come produttori esecutivi, Ryan Murphy e Brad Falchuk, i due furbacchioni dietro American Horror Story (due punti e qualche cosa) e la gustosa Scream Queens. Il processo cui allude quel sottotitolo in Italia non ha avuto grandi ripercussioni mediatiche, ma negli States è stato, a suo tempo, un vero e proprio ciclone: O.J. Simpson, rinomato giocatore di football passato poi al cinema (Una Pallottola Spuntata), venne accusato e processato per l’omicidio, nel giugno del ’94, dell’ex-moglie e di un conoscente. Simpson, per la sua difesa, si affidò ad avvocati di prestigio – tra i quali l’amico Robert Kardashian, papà di quelle lì – che giocarono la carta della discriminazione razziale. Il caso penale, controverso, si risolse con un’assoluzione, anche se O.J. Simpson si trova attualmente in carcere per via di una condanna per rapina e sequestro di persona. La prima stagione di questa American Crime Story, ideata da Scott Alexander e Larry Karaszewski (1408, Big Eyes), può vantare un cast da capogiro: Cuba Gooding Jr. nei panni di Simpson, Sarah Paulson in quelli del procuratore distrettuale Marcia Clark, David Schwimmer (sì, quello di Friends) nelle vesti di Robert Kardashian ed un John Travolta meno confuso del solito nel ruolo dell’avvocato Robert Shapiro.


Vinyl – dal 14 Febbraio su HBO (trailer)
In molti punterebbero tutto qui, dato che non solo c’è di mezzo la grande e potente HBO, ma in veste di produttori esecutivi troviamo niente popò di meno che Mick Jagger e Martin Scorsese (che ha anche diretto il pilot). Ideata da Terence Winter (The Sopranos, Boardwalk Empire), Vinyl racconta una New York anni ’70 attraverso l’etichetta discografica American Century Records ed il suo presidente, Richie Finestra (che credevo fosse un errore di Wikipedia in italiano e invece no, è proprio “finestra”). Nel cast ci sono Bobby Cannavale, Max Casella e più o meno tutti quelli di The Sopranos o Boardwalk Empire, più il figlio di Mick, James Jagger, Olivia Wilde e Juno Temple.
11/22/63 – dal 15 Febbraio su Hulu (trailer)

Io invece, più per questioni affettive che di aspettative razionali, punterei tutto qui anche se ho amato talmente tanto
il romanzo di Stephen King da cui è tratta questa serie da poter quasi pregustare la cocente delusione. La trama (almeno quella di partenza) è qualcosa di immenso e meraviglioso, ma provo a riassumerla in poche righe per chi, sfortunatamente, non ha avuto modo di leggere il libro: Jake Epping, insegnante, viene contattato dal gestore della sua tavola calda preferita, Al Templeton, che gli rivela la presenza, nel suo retrobottega, di un gap temporale, un “buco del coniglio”. Attraversando alcuni gradini immaginari, Jake si ritrova nella Terra di Allora alle 11:58 del 9 settembre 1958. Al di là di quello strappo, saranno sempre le 11:58 del 9 settembre ’58, perché ogni passaggio riazzera tutto. Quando Jake tornerà nel presente, nella Terra dell’Avvenire, saranno passati sempre e solo due minuti. A cosa può servire una scoperta del genere? Ad intervenire in un momento spartiacque della storia, impedendo l’assassinio di John Kennedy e, di conseguenza, mutando le sorti di Robert Kennedy e di Martin Luther King, fino ad evitare il sanguinoso conflitto del Vietnam. Come andrà a finire? Se amate King in cuor vostro lo sapete già. Tra i produttori esecutivi troviamo lo stesso
Stephen King (
pfiu!) e
J.J. Abrams (
nooo!), mentre nei ruoli principali
James Franco (Jake),
Chris Cooper (Al),
T.R. Knight (
Grey’s Anatomy) e
Sarah Gadon.


The Family – dal 3 Marzo su ABC (trailer)
Nonostante questo titolaccio,
The Family potrebbe essere molto interessante: il giovane Adam Warren, scomparso misteriosamente dieci anni prima ed oramai ritenuto morto, torna a casa. Sebbene i test del DNA confermino che si tratti proprio del bambino dei Warren e malgrado risulti difficile ricostruire cosa gli sia successo in questi dieci anni, qualcosa non convince i fratelli Danny (Zack Gilford) e Willa (
Alison Pill,
The Newsroom), e il padre,
Rupert Graves (
Sherlock). La madre però (la glaciale
Joan Allen) sembra pronta ad utilizzare il ritorno di Adam per fomentare la sua campagna elettorale. Il difficile ruolo di Adam è affidato a
Liam James, visto nei panni del figlio di Linden in
The Killing. Sceneggiato e prodotto da Jenna Bans (
Scandal,
Grey’s Anatomy),
The Family intriga sin dal trailer.
Of Kings and Prophets – dall’8 Marzo su ABC (trailer)
Drammone tra l’epico e il biblico sulla fede, l’ambizione e il tradimento, che racconta la rivalità tra Saul e David (no, niente domande, per favore) attraverso gli occhi di un pastore, un profeta ed un re sempre pronto alla battaglia. Potrebbe essere tutto e il contrario di tutto, il trailer non è malaccio, ma ho come il sospetto che la stessa ABC stia cercando di nascondere, dopo averla posticipata, la messa in onda di questa serie.
Underground – dal 9 Marzo su WGN America (trailer)
La Guerra Civile Americana quest’anno va alla grande, dato che dopo il già citato
Mercy Street di PBS avremo (si spera) a che fare con
Underground, ambientato in una piantagione in Georgia, dove un gruppo di schiavi sta pianificando una fuga di ben 600 miglia verso la libertà. L’
Underground del titolo fa infatti riferimento alla famosa Underground Railroad, una rete sotterranea di cunicoli e nascondigli all’epoca utilizzati per fuggire in Canada o negli stati liberi. Nel cast – nel ruolo del negriero –
Christopher Meloni (niente battute lì in fondo),
Adina Porter (
The Newsroom) e
P.J. Marshall (
AHS: Freak Show).
Ehi, grazie di aver letto sin qui. Se questo post ti è piaciuto, puoi supportarmi facendolo girare sui social e sul webbe, perché sì la felicità è reale solo quando...
Condividimi!
Pioggia di cuori per 22/11/63. Si sa!
Eh già, per noi non esiste altro. Speriamo solo che Franco non cominci a fare il piacione e butti all'aria tutto.
Outcast e Lucifer erano inevitabili, anche se i fumetti da cui sono tratte non mi hanno mai esaltato.
SOno molto interessato a Vinyl e a 22/11/63, anche se ho uno strano rapporto con il libro originale di Zio Stevie, la presenza di James Franco potrebbe convincermi 😉 Ma Westworld è ancora in programma? Quello lo aspettavo molto. Cheers!
Da quanto si legge in giro, Westworld dovrebbe partire in primavera, assieme ad altri titoli ancora più ghiotti di questi.
Sai che concordo con tutti i semafori?
Si tratta di un avvenimento molto molto raro, anche perché, talvolta, non concordo neanche con me stesso. 😉
Tante serie molto interessanti, c'è una vasta scelta 😉