Il calendario delle serie tv che tornano con una nuova stagione nella primavera 2017: da Twin Peaks a Prison Break, da Better Call Saul a Fargo sino ad Outcast, i drama e le date del loro ritorno sul piccolo schermo
Dopo aver dato un’occhiata alle nuove serie tv in arrivo in questa stagione, è giunto il momento di passare in rassegna i titoli già noti ed avviati che nelle prossime settimane faranno ritorno con una nuova stagione.
Già, perché questa primavera 2017 sarà testimone del ritorno di due (diversamente) colossi. Parlo ovviamente di Twin Peaks, che tornerà con una terza stagione a fine maggio, e di Prison Break, che “evaderà” gli schermi americani tra poche ore per poi giungere da noi tra qualche settimana. Ma di Twin Peaks e di Prison Break parleremo più approfonditamente tra poco, assieme ai gustosi ritorni di Outcast, tornato ieri nel Regno Unito per una seconda stagione, e quelli di Fargo e Better Call Saul, entrambe in partenza tra pochi giorni con la terza stagione.
La grande assente, come saprai, è Game of Thrones. Il solo motivo di giubilo delle nostre trascorse primavere, solitamente programmata dalla grande e potente HBO proprio in questo blocco, è stata posticipata alla prossima stagione. Il Trono di Spade infatti tornerà con la sua settima stagione a partire dal 16 luglio. Nel frattempo però non ci mancheranno le serie tv da seguire.
Per non far torto alle serie che ho abbandonato o con le quali sono (mooolto) indietro, infilo qui un bell’elenco puntato con il calendario delle serie tv che ritornano in primavera, in ordine di programmazione; sperando di poterlo aggiornare, un giorno, con le date di partenza in Italia. Non indignarti se Sense8 la trovi in questo calderone: mi sono arenata nella famigerata scena dell’orgia. Ti credo quando dici che è meravigliosa, commovente, che ne vale la pena. Ti credo così tanto che non sento il bisogno di verificarlo personalmente, pensa.
- iZombie – Stagione 3: dal 4 aprile su The CW
Outcast – Seconda Stagione: dal 3 aprile su FOX (U.K.)
Prison Break – Quinta Stagione: dal 4 aprile su FOX
Better Call Saul – Terza Stagione: dal 10 aprile su AMC
- The Leftovers – Stagione 3: dal 16 aprile su HBO
- The White Princess (seguito di The White Queen): dal 16 aprile su Starz
Fargo – Terza Stagione: dal 19 aprile su FX
- Silicon Valley – Stagione 4: dal 23 aprile su HBO
- Sense8 – Stagione 2: dal 5 maggio su Netflix
- 12 Monkeys – Stagione 3: dal 19 maggio su SyFy
Twin Peaks – Terza Stagione: dal 21 maggio su Showtime
- House of Cards – Stagione 5: dal 30 maggio su Netflix
- Orange is the New Black – Stagione 5: dal 9 giugno su Netflix
- Orphan Black – Stagione 5 (ultima): dal 10 giugno su BBC America
Outcast – Stagione 2
Quando: dal 3 aprile
Dove: su FOX (U.K.)
In Italia: dal 10 aprile su FOX (Sky)
Numero episodi: 10
Cos’è?
Ideata da quello sbroccolone di Robert Kirkman, padre di The Walking Dead, Outcast è un exorcism drama tratto dal fumetto dello stesso Kirkman e disegnato da Paul Azaceta, Outcast – Il Reietto.
Ambientata nella fittizia città di Rome, in West Virginia, la serie racconta la vita di Kyle Barnes (Patrick Fugit), in lotta con i demoni sin dalla tenera età. Da piccolo, infatti, Kyle ha visto ammattire la madre, che adesso giace inerme in un letto d’ospedale. Qualche tempo prima dei fatti narrati nella prima stagione, Barnes ha picchiato sua moglie, che ha ottenuto un’ordinanza restrittiva nei suoi confronti e di quelli della loro bambina, Amber. Dietro entrambi questi dolorosi fatti, però, si nasconde un demone che sembra usare gli affetti per giungere proprio a Kyle.
Perché Kyle è il Reietto: l’arma per sconfiggere il Male, ma al contempo la luce che indica la strada al Diavolo. Dopo una iniziale titubanza, Kyle accetta la sua predestinazione nella lotta ai demoni al fianco del pastore evangelista Anderson (Philip Glenister), il Reverendo meno Reverendo che ci sia.
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☛ Leggi anche: Outcast, la recensione della prima stagione: ed è subito “esci da questo corpo”
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Cosa c’è di nuovo?
Gli ascolti della prima stagione sono stati ben al di sotto delle aspettative della FOX. Tuttavia il 14 marzo, ben tre mesi prima della premiere, la serie era già stata rinnovata per una seconda stagione. Era quindi troppo tardi per tirarsi indietro.
Le riprese della nuova stagione hanno avuto luogo nella Carolina del Sud, in mezzo a non poche polemiche per via dei temi trattati. Ad unirsi al cast come regular sono stati chiamati M.C. Gainey (Lost), che vestirà i panni dell’addetto alla discarica di Rome; Hoon Lee, che interpreterà il chirurgo a capo dell’ospedale locale; e Madelyn Deutch, nelle vesti di uno spirito libero con una concezione molto personale del cristianesimo, probabilmente a capo di una setta che darà del filo da torcere al Reverendo-poco-reverendo Anderson.
Trailer:
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Prison Break – Stagione 5
Quando: dal 4 aprile
Dove: su FOX (U.S.A.)
In Italia: dall’11 settembre su FOX (Sky)
Numero episodi: 9
Cos’è?
Se non hai visto Prison Break (2005-2009) a suo tempo mi dispiace per te. No, non lo dico con sarcasmo, mi dispiace davvero, perché a modo suo la serie di Paul Scheuring fu un piccolo evento.
Il tutto partiva da un ingegnere, Michael Scofield (che tutti chiamavano inspiegabilmente “My Call”) arrestato e condannato per rapina a mano armata. Scofield veniva trasportato nel carcere di Fox River, dove si scopriva che in realtà il nostro “My Call” aveva progettato tutto proprio per farsi detenere nella stessa struttura dove si trovava il fratello, Lincoln Burrows, condannato a morte per aver ucciso il fratello del Presidente. Lì Scofield e Burrows interagivano tra loro, con il Direttore Pope, la Dottoressa Tancredi ed con il meglio della peggio della criminalità: il mafiosone John Abruzzi (Peter Stormare), il ladruncolo di buon cuore Fernando Sucre, il sadico pedofilo Theodore “T-Bag” Bagwell. C’era anche una gatta di nome Marilyn.
Da un certo punto in poi la serie è andata un po’ in vacca, con questa gente che si faceva le stagioni pari fuori e quelle dispari in carcere, ma all’inizio no, all’inizio in Prison Break si tagliavano i mignolini. Anzi, da un certo punto in poi anche le mani, a dire il vero. Dopotutto è la serie che ci ha insegnato a dire “papi” e “pendejo”, le dobbiamo tanto. Scofield, tiene visita.
Nel 2009 si mormorò anche di uno spin-off, Cherry Hill, ambientato in un carcere femminile, con protagonista tale Molly che no, non ci hanno mai presentato nella serie madre. La FOX ordinò la sceneggiatura ma poi il progetto, senza ulteriori news, è finito nel dimenticatoio.
Cosa c’è di nuovo?
Il nome completo della quinta stagione sembra essere Prison Break: Resurrection, neanche fosse un Resident Evil qualunque. Sta di fatto che quel “resurrection” può significare (e significa, poiché è stato confermato) che un personaggio creduto morto tornerà ad allietare questi nove episodi. Se hai visto le prime quattro stagioni sai di chi sto parlando, se non le hai viste… ti rinnovo il mio dispiacere e ti invito a zompare direttamente a Better Call Saul.
Perché sì, Michael è vivo e si trova in una prigione nello Yemen. D’altra parte è una stagione dispari, quindi “fila in carcere, My Call”. La nuova stagione è ambientata sette anni dopo gli ultimi avvenimenti narrati nella quarta e conferma Paul Scheuring come ideatore e showrunner. Nel cast torna buona parte della vecchia compagnia: Dominic Purcell (Burrows), Wentworth Miller (Scofield), Sarah Wayne Callies (Sara Tancredi), Amaury Nolasco (Sucre), Robert Knepper (T-Bag), Rockmond Dunbar (C-Note) e Paul Adelstein (Kellerman). Nulla si sa sulla presenza di William Fichtner (Mahone); mentre ad aggiungersi al cast è Marina Benedict (Flesh and Bone).
Che poi, riflettendoci, in Prison Break sono morti tutti almeno una volta. L’unico che non è più tornato, l’unico che è morto-morto, però, è John Abruzzi (Peter Stormare), uno dei personaggi più violenti, assurdi e divertenti del piccolo schermo.
Trailer:
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Better Call Saul – Stagione 3
Quando: dal 10 aprile
Dove: su AMC (U.S.A.)
In Italia: dall’11 aprile su Netflix (un episodio a settimana)
Numero episodi: 10
Cos’è?
È lo spin-off ed il prequel di Breaking Bad (2008-2013). Racconta la storia di Jimmy McGill / Saul Goodman (Bob Odenkirk), avvocato non esattamente rispettoso della legge e dell’interesse dei clienti. La serie prende il nome proprio dallo slogan di uno spot televisivo visto in Breaking Bad (qui il video) e dalla serie madre porta con sé l’ideatore Vince Gilligan ed alcuni personaggi secondari come Hector e Tuco Salamanca e Mike (yo, Mike! Jonathan Banks).
Per quanto risulti impossibile (per questa come per altre serie) raggiungere i livelli di Breaking Bad, bisogna riconoscere che Better Call Saul avvince e diverte, ereditando da mammà non solo la scrittura solidissima, ma anche un’amarezza di fondo a tratti persino difficile da gestire. Buona parte della storia, difatti, verte sui fallimenti di Jimmy e sul suo complicato rapporto con il fratello maggiore, il malatissimo e cattivissimo Charlie (Michael McKean).
Cosa c’è di nuovo?
La prima stagione di Meglio Chiamare Saul era ambientata nel 2002, ovvero sei anni prima dell’incontro tra Saul Goodman e Walter White nell’ottavo episodio della seconda stagione di Breaking Bad. Il che, ovviamente, significa che ci stiamo avvicinando man mano alla linea temporale della serie madre.
Vedremo per certo, infatti, la trasformazione di Jimmy McGill in Saul Goodman, ma soprattutto… Non senti anche tu questo delizioso profumino di pollo fritto? Già, nella terza stagione di Better Call Saul sarà presente (come personaggio principale, ci assicurano) Giancarlo Esposito, nuovamente nelle vesti di Gus Fring, gestore del “Los Pollos Hermanos” e anche di qualche altro business. Probabilmente in questa stagione sapremo come ha fatto Fring a costruire il suo impero e soprattutto come ha fatto ad avere una cucina non con una ma con due isole.
Trailer:
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Fargo – Stagione 3
Quando: dal 19 aprile
Dove: su FX
In Italia: dall’8 maggio su Sky Atlantic
Numero episodi: 10
Cos’è?
Ideata e scritta da Noah Hawley, Fargo è una serie antologica: ogni stagione racconta una storia differente, con diverse ambientazioni e differenti personaggi, mantenendo una sorta di legame narrativo di fondo con il film del 1996. La prima stagione (2014), ispirata all’omonimo film dei fratelli Coen (qui in veste di produttori esecutivi) fece il botto: si portò a casa un bel po’ di premi e la mia totale devozione. Nel cast c’erano niente popò di meno che Billy Bob Thornton, Allison Tolman, Colin Hanks, Martin Freeman ed una lavatrice.
La seconda stagione (2015), rivelatasi all’altezza delle aspettative, anticipava la narrazione sino al 1979 e vantava la presenza di Kirsten Dunst, Patrick Wilson e Jesse Plemons. Anche per la seconda stagione sono fioccati premi e riconoscimenti, tant’è che Wikipedia ha dovuto dedicar loro un’intera pagina.
Cosa c’è di nuovo?
La terza stagione sarà ambientata in Minnesota nel 2010. A livello temporale, quindi, siamo dopo la prima stagione.
Ewan McGregor interpreta il doppio ruolo di Emmit e Ray Stussy, due fratelli molto diversi tra loro: Emmit, il maggiore, è un padre di famiglia ed un magnate del mercato immobiliare; mentre Ray, più giovane (ma anche più panciuto e calvo) è un agente di custodia abituato ad incolpare Emmit per le sue disgrazie. Nel cast principale anche la bravissima Carrie Coon (The Leftovers), l’idola Mary Elizabeth Winstead (Braindead, 10 Cloverfield Lane), David Thewlis e Jim Gaffigan. Tra i recurring compare anche il nome di Scoot McNairy (Argo, Halt and Catch Fire).
Trailer:
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Twin Peaks – Stagione 3
Quando: dal 21 maggio
Dove: su Showtime (U.S.A.)
In Italia: dal 26 maggio su Sky Atlantic
Numero episodi: 18
Cos’é?
Chi ha ucciso Laura Palmer?
Dai, lo so che lo sai. Io, a onor del vero, l’ho scoperto troppo tardi. Era il 2007 (sigh!) quando conobbi per la prima volta quella che è considerata la serie delle serie. Prima di allora non avevo mai assaporato quella particolare ambientazione, non mi ero mai chiesta come una recitazione spesso fuori dalle righe potesse non risultare mai inopportuna. E pellamiseria non conoscevo la Signora Ceppo. I Segreti di Twin Peaks era una serie coraggiosissima: David Lynch si spanzava tranquillo sui tempi televisivi, si prendeva spesso beffa dello spettatore con un’impronta talmente marcata da far sentire la sua mancanza negli episodi diretti da altri.
Una serie coraggiosissima, dicevamo; così coraggiosa che quel suo coraggio le si è rivoltato contro. Dopo la completa libertà inizialmente concessa, la ABC iniziò a fare pressioni sugli ideatori Lynch e Frost affinché venisse svelato il mistero della morte di Laura Palmer. Lynch e Frost dovettero obbedire agli ordini dell’allora potentissima ABC, rivelando l’assassino di Laura verso la metà della seconda stagione (1990-91). A quel punto, anche se i misteri in attesa di risoluzione erano ancora tanti, il mistero principale era stato ormai svelato. I famosi break nella programmazione e l’insorgere della Guerra del Golfo fecero il resto: Twin Peaks venne chiusa in fretta e furia.
Cosa c’è di nuovo?
La terza stagione di Twin Peaks è stata ideata e scritta dai creatori originari, Mark Frost e David Lynch; quest’ultimo tra l’altro ha curato la regia di tutti i nuovi episodi. Però ci hanno fatto penare non poco, Lynch e la Showtime, con i loro tira e molla sul budget; fortunatamente alla fine ha vinto il bene: la Showtime non solo ha rimesso mano al portafogli, ma ha anche raddoppiato il numero degli episodi previsti portandolo da 9 a 18. Poco si sa sulla trama della nuova stagione: è ambientata nel presente, ma i fatti si ricollegano agli eventi del finale di 25 anni fa ed a quelli del film Fuoco Cammina Con Me (1992).
Il cast è composto da 217 attori… Tornano l’Agente Cooper (Kyle MacLachlan) e quasi tutto il cast originario. Catherine E. Coulson (la Signora Ceppo) ha fatto in tempo a girare alcune scene prima della sua dipartita, nel settembre del 2015. Anche Miguel Ferrer (Albert Rosenfield) ci ha lasciati poco dopo il termine delle riprese, a gennaio di quest’anno. David Bowie aveva accettato di comparire nuovamente in un cameo, ma… lo sai com’è andata.
Non tornano, per scelte di scrittura e produzione, Lara Flynn Boyle (Donna Hayward), Heather Graham (Annie Blackburn) e Michael J. Anderson (il Nano). Tra le new entry (tieniti forte) compaiono invece Monica Bellucci, Jim Belushi, Tim Roth, Amanda Seyfried, Naomi Watts, Michael Cera, Laura Dern, Ashley Judd, Robert Knepper, Jennifer Jason Leigh e grossomodo altri 200 nomi.
Beh, gli attori ci sono; i danari pure. Ma riusciranno Lynch e Frost a riproporre quel mix di umorismo e surrealismo, di divertimento e angoscia, di soap opera e noir?
Teaser trailer:
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Ehi, grazie di aver letto sin qui. Se questo post ti è piaciuto, puoi supportarmi facendolo girare sui social e sul webbe, perché sì la felicità è reale solo quando...
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Bello Prison Break! Lo guarderò sicuramente.
Gia, si è fatto attendere non poco. Speriamo non mandino tutto a… 🙂 Sona.
L’attesa per House of Cards è tanto, meno per la terza stagione di The Leftlovers, comunque le serie tv sembrano non finire mai 😉
Purtroppo sono indietro di una stagione con The Leftovers e di due con House of Cards… Sì, non solo non finiscono mai, ma ne escono sempre di nuove e spesso mi butto su quelle. Ci servirebbero più ore nell’arco della giornata… oppure più schermi sulla parete. 😀
“a ne escono sempre di nuove e spesso mi butto su quelle. Ci servirebbero più ore nell’arco della giornata… oppure più schermi sulla parete. ”
Il fatto è che prima i tempi erano più cadenzati. Aspettavi quel dato giorno della settimana e la vedevi. XD
Verissimo. Infatti nell’ultimo periodo ho notato che seguo con più facilità le serie da un episodio a settimana rispetto a quelle da vedere “in un sol boccone”.
Ammetto la mia ignoranza: Twin Peaks, per quanto il nome mi sia familiare, mi manca del tutto… In un’altra vita forse avrò tempo per recuperarne la visione… o forse quando andrò in pensione, ammesso che ne percepirò mai una!
Ciao!
Riguardo la pensione, siamo decisamente sulla stessa barca. Anzi, stiamo “lucidando le maniglie sul Titanic”, diceva più o meno il mio amico Tyler… Però, se ti capita, prova a recuperare Twin Peaks, è una pietra miliare. Magari a discapito di qualche “marvelata”, se le segui. 🙂
Quando trasmisero TP andavo ancora all’ asilo e quindi non la conoscevo. Aggiungiamoci che è stata replicata proprio poco e quindi ci credo che anch’ io l’ ho scoperta solo nel decennio successivo, anche se, incredibile, non ricordo come. Le prime 17 puntate sono davvero belle! Poi… il crollo! Incredibile ed improvviso. Nonostante un ‘ episodio finale interessante, come è stato detto, ormai la serie già aveva poco da dire e non c’ era da fare altro che prenderne l’ eredità lasciata!
“Ti credo così tanto che non sento il bisogno di verificarlo personalmente, pensa.”
Ah, ah! XD
M’ è scappato un apostrofo! XD
Concordo su tutto, sia sul fatto che è stata replicata poco e male (perché poi?) sia sul capitombolo intrapreso a metà della seconda stagione. Non mi sono ancora avvicinata alla terza stagione, un po’ per paura di delusioni, un po’ perché l’idea dei 18 episodi mi mette più ansia di Twin Peaks in sé.
Non preoccuparti per l’apostrofo, sparirà magicamente… appena avrò capito come fare. 🙂