La recensione della seconda stagione di The 100, che nonostante i numerosi difetti si lascia guardare con piacere grazie al ritmo serrato, dei plot twist intriganti, dei cliffhanger da dipendenza e degli effetti speciali niente male.
In un mare di serie televisive di qualità, molto più belle e sensate di questa, nelle quali però non succede quasi nulla e la noia regna sovrana, The 100 si distingue perché in ogni episodio succedono un sacco di cose, la maggior parte delle quali non ha alcun motivo di succedere.
Il buon ritmo di questa seconda stagione viene ulteriormente fomentato dalla suprema arte del cliffhanger, che, quasi in ogni episodio, presenta nuove possibili evoluzioni e nuove intriganti domande: cosa vogliono gli “Uomini della Montagna”? Chi occupa Mount Weather? Cos’ha di diverso il nuovo Comandante dei Terrestri? Quante volte faranno vedere Lincoln a torso nudo nel prossimo episodio?
The 100, Seconda Stagione: L’Analisi Semaforizzata
☛ Yeah Bitch
Il Plot di Base (Ovvero Dove Eravamo Rimasti?)
La prima stagione ci aveva raccontato di come, novantasette anni prima, una guerra nucleare globale avesse costretto i pochi umani sopravvissuti a rintanarsi sull’Arca (The Ark), enorme stazione spaziale che non riesce più, però, a garantire la sopravvivenza ai suoi occupanti. Per questo, il Consiglio dell’Arca, capitanato dal Cancelliere Jaha,
decise di inviare cento baby-detenuti sulla Terra con un duplice scopo: usarli come cavie per verificare la vivibilità del pianeta ed eliminare duecento polmoni succhia-ossigeno dalla stazione.
Nei primi tredici episodi conosciamo quindi l’odiosa Clarke e quella manica di pataccari da navicella spaziale dei suoi amici, che non avranno il tempo di gioire di essere arrivati quasi tutti vivi che scopriranno che dovranno vedersela con i Terrestri, i quali, oltre ad essere ancora più belli di loro, non la mandano propriamente a dire. Al culmine dello scontro Gente del Cielo vs. Gente della Terra (siamo nel primo season finale) ad avere la meglio saranno gli Uomini della Montagna: la Terra, difatti, non è abitata solo dai Terrestri, ma anche dal popolo di Mount Weather, più pulito, asettico, attrezzato e probabilmente pericoloso.
Il Nuovo Grande Richiamo: Il Trono di Spade
La prima stagione di The 100 palesava un enorme debito nei confronti di Lost, cui era chiaramente ispirata: sebbene in realtà il fumo nero fosse diventato una nebbia tossica e l’orso polare un cervo con due teste, il plot di base vedeva un gruppo di pischelli ritrovatosi in un ambiente selvaggio ed ostile, alla prese con la ricerca di cibo e riparo, con il
tentativo di ripristinare le comunicazioni radio e con la possibilità che quel luogo, apparentemente disabitato, avesse già i suoi ospiti.
Henry Gale from Minnesota.
In questa seconda stagione siamo già consci del fatto che la Terra sia giustamente abitata dai Terrestri, sopravvissuti alle radiazioni, sappiamo anche che parte dell’Arca è atterrata sul suolo ed abbiamo intuito, nel season finale della prima stagione, che Mount Weather, base militare agognata dagli abitanti dell’Arca, ha già in realtà i suoi occupanti.
Gente del cielo, gente del suolo e gente di Mount Weather, come diversi popoli, diverse stirpi, diverse casate, si contendono la Terra, il regno. I sette regni, a dirla tutta, perché questa seconda stagione, dai titoli di testa alla scelta delle location, non fa che richiamare (un po’ goffamente, il più delle volte) quel colosso di Game of Thrones. A discolpa di questo prodottino piccino picciò, va detto che violenza, crudeltà e colpi di scena non mancano.
Lexa (Alycia Debnam Carey) e Il Trono di Rami.
La Malvaggìa di Terrestri e Cielestri
Uno degli aspetti più intriganti di questa stagione è la cattiveria: conosciamo già la crudeltà di Anya, comandante dei Terrestri, e quella del suo fedele popolo, ma scopriamo un nuovo livello di spietatezza, rappresentato dalla gente di Mount Weather, che, a scapito di qualcun altro, ha trovato il modo di sopravvivere alle radiazioni, cui non sono ancora immuni.
Se a superare la brutalità del governatore di Mount Weather, Dante Wallace, ci pensano il figlio Cage (Johnny Whitworth) e l’inclemente Dottoressa Tsing, a sorpassare la ferocia di Anya, soprattutto nell’episodio Blood Must Have Blood – Part One, 2×15) ci pensa il nuovo Comandante dei Terrestri, Lexa (la fregna da paura – ma che te lo dico a fare – Alycia Debnam Carey, che presto rivedremo anche nello spin-off di TWD, Fear The Walking Dead). Ovviamente, in tutto questo marasma di efferatezza, i nostri (nostri?! Ma se li vogliamo morti?!) non saranno secondi a nessuno.
☛ So & So
Poveri (di talento) ma Belli
Per molti versi The 100 sembra un enorme concorso di bellezza: mentre tra la Gente del Cielo il meccanico Raven (Lindsey Morgan) e la battagliera Octavia (Marie Avgeropoulos) mirano a contendersi lo scettro de “la reginetta del suolo”, arriva Lexa e sbaraglia entrambe. Dal canto loro, però, gli ex-abitanti dell’Arca rispondono ad un terreno e testosteronico Lincoln (Ricky Whittle) quasi sempre a petto nudo, con un Bellamy (Bob Morley) in mutande. In tutto questo, però, il reparto casting sembra aver dimenticato il requisito fondamentale di un attore: l’abilità recitativa. L’unico a portare avanti il concetto di “faccio almeno tre espressioni diverse” è ovviamente Desmond (Henry Ian Cusick, Marcus Kane); mentre il peggio del peggio viene raggiunto grazie alla protagonista Clarke (Eliza Taylor) e sua madre Abigail (Paige Turco).
Meno Teen-Soap, Più Lesbo-Chic
Ci eravamo lamentati degli aspetti un po’ troppo adolescenziali della prima stagione (Clarke e Finn, Finn e Raven, Clarke e Bellamy) e fortunatamente questi sedici episodi mettono da parte love story e triangoli in favore di torture, omicidi, guerre e… baci saffici. Uno solo, a dir la verità (episodio 2×14, Bodyguard of Lies), cui segue la frase più politically correct mai seguita ad un bacio tra due donne: non “sono confusa”, non “a me piacciono gli xy”, ma… “non mi sento ancora pronta per stare con qualcuno”. Stacce.
☛ Please Don’t
Theolonius Jaha e i Funghetti Magici
Jaha (Isaiah Washington, Grey’s Anatomy), Cancelliere del Consiglio dell’Arca, ahinoi, non muore come ci avevano fatto sperare: anzi, atterra sulla Terra, però nel deserto, che però non dista tanto (quant’è piccolo il mondo!) e dopo un ricongiungimento con i suoi, inizia a vedere “cose” ed a fare “cose” in pieno stile John Locke (Lost) fino a mettersi alla ricerca, assieme ad uno sparuto gruppo di persone, di un fantomatico luogo chiamato “La Città della Luce”. In questo tortuoso viaggio verranno fuori gli aspetti meno credibili della stagione, che culmineranno, negli ultimi istanti del season finale, in un cliffhanger che non ha né capo né coda, a differenza del pescione gigante che si era precedentemente pappato metà della sua truppa.
☛ La Seconda Stagione In Sintesi
Al di là degli innegabili difetti, The 100 si lascia guardare, anzi, ha tanta voglia di farsi guardare, grazie ad un ritmo serrato, dei plot twist (a volte) intriganti, dei cliffhanger da dipendenza e degli effetti speciali niente male. Non può che far piacere, quindi, la notizia del rinnovo, per una terza stagione, nella speranza che la serie diventi sempre più sporca e cattiva.
☛ Leggi anche la recensione della prima e della terza stagione.
- Sceneggiatura
- Realizzazione
- Personaggi
- Recitazione
- Originalità
- Cuore
in sintesi
La seconda stagione di The 100 ha tanta voglia di farsi guardare, grazie ad un ritmo serrato, dei plot twist (a volte) intriganti, dei cliffhanger da dipendenza e degli effetti speciali niente male. Peccato per quella sceneggiatura, che a volte corre troppo e a volte si accartoccia su se stessa.
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( votes)The 100, Seconda Stagione: La Scheda
- Titolo originale: The 100
- Nazione: U.S.A.
- Anno: 2014/2015
- Ideato da: Jason Rothenberg
- Basato su: The 100 di Kass Morgan
- Sceneggiatura: Jason Rothenberg, Elizabeth Craft, Sarah Fain, Tracy Bellomo, Bruce Miller et al.
- Regia: Dean White, P.J. Pesce et al.
- Fotografia: Michael C. Blundell e Philip Linzey
- Montaggio: Scot J. Kelly, Sara Mineo, Hunter M. Via et al.
- Musiche: Marc Dauer, Evan Frankfort e Liz Phair
- Cast: Eliza Taylor, Henry Ian Cusick, Paige Turco, Isaiah Washington, Alycia Debnam Carey, Bob Morley et al.
- Numero episodi: 16 da 42 minuti l’uno (seconda stagione)
- Genere: azione, avventura, drama post-apocalittico, pischelletti fighi
- Programmazione in U.S.A.: dal 22/10/14 all’11/03/15 su The CW
- Programmazione in Italia (pay): dal 3/10/15 al 21/11/15 su Premium Action
- Programmazione in Italia (in chiaro): dal 26/02/16 su Italia1
- Sottotitoli in italiano: Italiansubs.net, Subsfactory.it, Subspedia.tv
- Se ti piace guarda anche: Lost, Game of Thrones (e chissà la terza stagione da cosa attingerà a piene mani).
- Sito ufficiale e trailer.
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