Zodiac, di David Fincher

Diciotto mesi di ricerche, cinque di riprese, settanta milioni di budget: è girato come meglio non si potrebbe, questo è certo, ma l’ultima fatica del maestro David Fincher è almeno una spanna sotto Seven e due sotto Fight Club, giusto per mettere in chiaro le cose da subito. E per continuare con i risvolti negativi, è troppo, troppo, troppo lungo. Infine, il fatto che Robert Downey Jr., di una bravura  sovraumana in questo caso, stia sempre fumando, mentre Mark Ruffalo, anche lui esemplare, mangi di continuo non favoriscono la concentrazione, non la mia almeno. Ora si passi al fatto che la regia è spettacolare, coinvolgente ed originale come sempre: nulla nell’inquadratura è lasciata al caso, con particolare attenzione per le scene realizzate a casa dei presunti colpevoli. Gli attori sono, come già detto, fenomenali, persino Jake Gyllenhaal; è evidente che il “cancella, cancella, cancella” effettuato da Fincher sulla macchina da presa digitale ha avuto gli effetti sperati. Mea culpa, sono arrivata al cinema con una decina di minuti di ritardo, per cui non ho potuto godere della scena iniziale, girata ben 56 volte… Ma la fine l’ho seguita attentamente (anche perché nell’inquadratura non rientravano nè sigarette nè patatine fritte) e il colpo di scena non l’ho visto. Chi aveva parlato di colpi di scena? Vi tirate indietro, eh?!

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One Response

  1. trinitysdc 24/06/2007

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