Tutti (Giustamente) Pazzi per Neela
Se avessi dovuto stilare una classifica delle migliori serie del 2007 ci sarebbe stato un solo titolo. Continuate pure voi mortali a supparvi lo zoppo e la secca. Lasciate che vi dica però che in E.R. c’era già stato un personaggio con la stampella, c’era già stato il medico che se la faceva con infermiere, dottoresse e poltroncine e c’era già stato il dottore cinico, razzista e sessista ancor prima che le vostre serie venissero anche lontanamente ideate.
Un omicidio, un marmocchio, due processi, un pernottamento in carcere, un rapimento, un suicidio, delle dimissioni (gravi dimissioni), un matrimonio, due incidenti (gravissimi incidenti) è solo la lista di quello che spetta ai personaggi principali e sono certa di aver dimenticato qualcosa. Come è intuibile, neanche questa serie delude, anzi, può addirittura vantare new entry come Forest Withaker, Stacy Keach e, udite udite, niente di meno che Stanley Tucci. Si rafforza la presenza di personaggi che già conoscevamo, come quello del dottor Dubenko, al quale permettono persino di prendere in giro Heroes, e quello del dottor Crenshaw, che nelle sue prime apparizioni sembrava essere la reincarnazione di Robert “Missile” Romano. E poi c’è Neela (Parminder Nagra), che, oltre ad essere un bel personaggio, il mio preferito al momento, ha anche uno dei visi più belli del globo, eh.
Il guaio è che però, come i seguaci accaniti sapranno, non si può mai stare tranquilli con i degni successori di Crichton: ti vengono forniti degli indizi, magari tramite un dialogo secondario o un notiziario a margine dell’inquadratura, e tu da quell’elemento devi necessariamente iniziare ad ipotizzare la catastrofe. Già, lo spettatore provato sa che il finale di stagione come minimo riserva un’epidemia di ebola (ve la ricordate?), così come sa che agli episodi di assestamento o a quelli squisitamente ludici segue una tragedia. Perché la season finale è un pugno nello stomaco, una successione di sofferenze, strappa via i sentimenti in un fotogramma (quel fotogramma) per calpestarli ripetutamente qualche sequenza dopo, e mentre tu sei lì a serrare la mandibola cercando di non cedere, ti sparano un Jeff Buckley (questo, spoilerosissimo) che in quel momento avresti pagato per non sentire. E piangi, oh se piangi.
Un omicidio, un marmocchio, due processi, un pernottamento in carcere, un rapimento, un suicidio, delle dimissioni (gravi dimissioni), un matrimonio, due incidenti (gravissimi incidenti) è solo la lista di quello che spetta ai personaggi principali e sono certa di aver dimenticato qualcosa. Come è intuibile, neanche questa serie delude, anzi, può addirittura vantare new entry come Forest Withaker, Stacy Keach e, udite udite, niente di meno che Stanley Tucci. Si rafforza la presenza di personaggi che già conoscevamo, come quello del dottor Dubenko, al quale permettono persino di prendere in giro Heroes, e quello del dottor Crenshaw, che nelle sue prime apparizioni sembrava essere la reincarnazione di Robert “Missile” Romano. E poi c’è Neela (Parminder Nagra), che, oltre ad essere un bel personaggio, il mio preferito al momento, ha anche uno dei visi più belli del globo, eh.
Il guaio è che però, come i seguaci accaniti sapranno, non si può mai stare tranquilli con i degni successori di Crichton: ti vengono forniti degli indizi, magari tramite un dialogo secondario o un notiziario a margine dell’inquadratura, e tu da quell’elemento devi necessariamente iniziare ad ipotizzare la catastrofe. Già, lo spettatore provato sa che il finale di stagione come minimo riserva un’epidemia di ebola (ve la ricordate?), così come sa che agli episodi di assestamento o a quelli squisitamente ludici segue una tragedia. Perché la season finale è un pugno nello stomaco, una successione di sofferenze, strappa via i sentimenti in un fotogramma (quel fotogramma) per calpestarli ripetutamente qualche sequenza dopo, e mentre tu sei lì a serrare la mandibola cercando di non cedere, ti sparano un Jeff Buckley (questo, spoilerosissimo) che in quel momento avresti pagato per non sentire. E piangi, oh se piangi.
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Oh finalmente si parla della migliore serie ospedaliera. Comunque io di ER non capisco cosa ho già visto, mi sa che la 13serie non l'ho vista…mi toccherà guardarla. Abby dal primo giorno che è arrivata è diventata la mia preferita,poi chi c'è? Mi piace Kovac, Morris è un beota e Neela no dai,è insopportabile!
No, non mi toccare Neela. Io ovviamente Abby non la ho mai potuta soffrire, anche se in questa serie ha diviso il mio odio con Kovac, quindi le ho alleggerito il carico. E Morris è imbecille ma fa ridere, lo perdoniamo.
UUhh IArre!
E' da na vita che non lo seguo più!
Ma di storico chi c'è rimasto?
Manco la sigla, me sa…
O_o
Intendi della prima serie? Sì, neanche la sigla…
oddio! E.R. è la passione di mia madre.. quando ha preso i dvd me lo ha fatto venire a nausea!
mario
ho seguito solo le ultime due tre serie..prima mi sapeva di insopportabile..invece è una bella serie non c'è che dire!però il medico zoppo in fatto di serie ospedaliere a mio parere non lo batte nessuno!
@ Mario: tua madre è una donna saggia, onorala.
@ Deneil: nooo! Io proprio non vi capisco…
Aspetta, aspetta: in che senso DUbenko prende in giro Heroes?!???
@ Dr.Dubenko: in un episodio, uscendo dalla sala operatoria, esclama trionfante "save the cheerleader, save the world". Non ricordo l'episodio però, mi spiace.