Martedì e mercoledì, in sala da noi per un evento speciale, pochi fortunati hanno potuto vedere uno dei documentari più attesi dell’anno, Cobain: Montage of Heck, dedicato – indovinate un po’ – alla vita di Kurt Cobain. Da queste parti ce lo siamo perso, in tutti i modi nei quali era possibile perderselo, ma nonostante questo non tralasceremo le pellicole in uscita oggi, anche se, guardando bene, non sarebbe una gran perdita…
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Las Brujas de Zugarramurdi / Le Streghe son Tornate / Witching and Bitching
Vincitore di una cofanata di premi, il nuovo film dello spagnolo Alex De la Iglesias (Oxford Murders) racconta la storia di José, che, vestito da Cristo in croce e portando il suo bambino con sé, decide di compiere una rapina. In fuga verso la Francia assieme al complice e ad un ostaggio, la gang si ritrova costretta a fermarsi in un paesino abitato da una strana comunità di donne, che scopriranno poi essere streghe avide, cannibali e particolarmente incavolate con il sesso maschile. Un trailer strampalato, il visibilio della critica, un Tomatometer a quota 83% ed un Metascore di 73 centesimi… sarei quasi tentata di mettere un semaforino verde. Ma no, dai, meglio non rischiare.
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Child 44 – Il Bambino n. 44
Tratto dal bestseller internazionale di Tom Rob Smith, Child 44, per la regia di Daniel Espinosa, racconta la Russia socialista intrecciandola con la storia (anticipata di oltre vent’anni) di Andrej Romanovič Čikatilo, il macellaio di Rostov. La trama, ambientata nel 1952, mette al centro della narrazione Leo Demidov (quel fustacchione di Tom Hardy), ufficiale della polizia segreta sovietica, che viene allontanato da Mosca per essersi rifiutato di denunciare la moglie (quel fustacchione di Noomi Rapace). In uno sperduto avamposto vicino gli Urali, Demidov si ritroverà ad indagare sulla scomparsa di diversi bambini, archiviata da parte del governo e del collega Vasili Nikitin (Joel Kinnaman, The Killing) come un incidente. Si preannuncia un bel pastrocchio non tanto per quel 23% al Pomodorometro, né per quel 41 su 100 al Metacriticometro, quanto per questo anomalo intreccio di due storie che sarebbero già belle che pesanti anche prese singolarmente. Oltre agli svedesi Rapace e Kinnaman ed all’inglesissimo Hardy, Child 44 può contare sul francese Vincent Cassel e gli inglesi Gary Oldman e Nonno Lannister (Charles Dance). Sì sì, è ambientato in Russia.
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Run All Night – Una Notte per Sopravvivere
Lo sentite anche voi quest’odore pungente? Questo odore come di Liam Neeson che deve fare i conti con il suo oscuro passato in una folle corsa contro il tempo? Sì? Signori, Liam Neeson! Liam Neeson, ex-killer professionista ed attuale alcolista noto, deve opporsi alla sua famiglia adottiva, la criminalità organizzata, che ha preso di mira il suo figlio naturale, Mike (ari-Joel Kinnaman, The Killing), con cui non ha contatti da anni. Tomatometer al 61%, Metascore a 59, ma no, non caschiamoci. Non di nuovo.
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The Second Best Exotic Marigold Hotel / Ritorno al Marigold Hotel
Seguito di The Best Exotic Marigold Hotel, l’ultima fatica di John Madden (sì, quello di Shakespeare in Love) esibisce un sacco di volti ai quali voglio bene: Dev Patel (The Millionaire, The Newsroom), Bill Nighy (L’Alba dei Morti Dementi, Hot Fuzz), Zia Isobel (Penelope Wilton) e Nonna Violet (Maggie Smith) di Downton Abbey. Inoltre si è aggiudicato un rispettoso 62% al Tomatometer ed un bel po’ di grana in giro per il mondo. Eppure. Eppure, quando leggo “Richard Gere” penso alla faccenda dell’orologio di Autumn in New York e non riesco più a prendere seriamente niente.
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Le Streghe di Alex De la Iglesias e Run all night sono i titoli del week end per quanto mi riguarda, hai fatto bene a non rischiare con il semaforo verde però 😉 Cheers!
De La Iglesia l'ho adorato, in passato, e questo film è molto suo, anche se l'ultima parte è un tantinello lunga e disastrata. La prima però è da manuale.
I vecchietti sono tanto teneri, ma devo vedere il primo. Il thriller storico con Hardy mi ispira molto e se non ho letto il libro – acclamatissimo – è per il mio odio verso il romanzo (anche vagamente) storico. Per quanto riguarda Neeson, per me è no: chi gli rapiscono qui? 🙂